Il futuro di Marco Benassi è ancora tutto da scrivere. Torino e Inter, ossia le comproprietarie del cartellino del centrocampista, si annusano, si scrutano, ma per il momento nessuno fa la prima mossa.

 

Quando sbarcò in granata, nella scorsa estate, Benassi era un ragazzo di talento ancora tutto da costruire. Compito ideale di Giampiero Ventura, che lo ha preso sotto la propria ala protettrice e gli ha “insegnato il calcio”. I risultato è sotto gli occhi di tutti: 37 partite stagionali, una crescita esponenziale, e il classe ’94 (compirà 21 anni a settembre) si è risvegliato uomo. Ma l’esplosione del centrocampista, che si sta ritagliando spazi importanti anche in Under 21, tanto da aver segnato anche un gol in amichevole all’Inter Primavera, complica le cose. Con un rischio in più, visto che il prossimo Europeo in Repubblica Ceca potrebbe anche diventare un trampolino di lancio a livello internazionale.

 

Nonostante tutto, però, le due società per il momento si sono sentite soltanto telefonicamente e di faccia a faccia in calendario non ce ne sono ancora. Il tempo però stringe e il rischio, adesso, è di arrivare all’ultima settimana utile con un accordo tutto da scrivere. Tanto che, giorno dopo giorno, il pericolo che la situazione finisca alle buste si fa sempre più concreto. Lo stesso giocatore, infatti, vive una fase di incertezza: non ha avuto alcuna comunicazione, e attende di conoscere il suo futuro.

 

Ad oggi, però, non è previsto alcun incontro faccia a faccia tra le parti. Questo perché le telefonate intercorse hanno lasciato intendere come fosse troppa, e apparentemente incolmabile, la distanza tra richiesta e offerta per far sì che il cartellino del giocatore diventi interamente granata: quasi tre milioni per l’Inter; circa 1,5 per il Toro. Si resta sospesi, quindi, con i contatti che si intensificheranno verosimilmente nei giorni precedenti il 25 giugno, termine ultimo per risolvere le compartecipazioni senza ricorrere alle buste. Il futuro di Benassi resta nebuloso.


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La rassegna stampa del 13 giugno 2015