La fine del campionato è alle porte e inevitabilmente la testa degli addetti ai lavori e dei tifosi e già al mercato. Per questo Toro.it ha contattato, in esclusiva, Giorgio Boscarato, agente FIFA, che conosce molto bene il mondo granata, in quanto ex osservatore del Torino. Boscarato ha parlato dei settori giovanili, ma ha anche tracciato il profilo tecnico di Jorginho, sogno di mercato per il futuro centrocampo granata.

 

Come prosegue il lavoro del Torino con i giovani?
La Primavera, grazie anche al grande lavoro di Longo, ha centrato nuovamente l’obiettivo dei playoff. I risultati sportivi arrivano ma io farei un lavoro diverso con i giovani.

 

Che tipo di lavoro?
Cercherei di costruire un Settore giovanile più solido dalle fondamenta: i giocatori che arrivano in Primavera devono essere prodotto del vivaio granata e poi, chi ha le qualità, merita una chance in prima squadra. I risultati stanno arrivando e bisogna darne atto, ma se si vogliono formare dei giocatori professionisti, in maniera intelligente, bisogna partire dalle fondamenta. Investire sui ragazzi e il miglior modo per crescere come società. 
Il problema del Settore giovanile è comune a molte società, anzi quasi tutte: spesso si pensa troppo ai risultati e poco alla crescita dei ragazzi.

 

C’è qualche giovane di qualità che il Toro potrebbe riportare alla base il prossimo anno?
Sicuramente Barreca, Parigini e Aramu. Loro sono ottimi esempi di come si debba far crescere un giovane: hanno avuto l’opportunità di misurarsi subito in serie B, dopo l’esperienza in Primavera, e ora sono pronti per il salto di categoria. Barreca è un ottimo terzino ed è un ragazzo intelligente. Parigini ha già dimostrato di avere grandissime qualità, Aramu ha fatto un po’ più di fatica, ma riuscirà ad emergere, bisogna solo dargli fiducia. Meglio puntare su di loro, piuttosto che su giocatori stranieri, acerbi dal punto di vista tecnico, ma soprattutto tattico.

 

Il suo entourage aveva portato in Italia Jorginho ai tempi del Verona: è un profilo che può interessare al Toro?
Sarebbe un vero e proprio colpo di mercato. Jorginho è perfetto per giocare in un centrocampo a tre. Io, infatti, ero contrario al suo trasferimento al Napoli. Vi immaginate Pirlo in un centrocampo a due? Avrebbe le stesse difficoltà. Questo tipo di giocatori hanno bisogno di qualcuno che faccia il lavoro di interdizione al loro fianco: una coppia con Gazzi sarebbe perfetta.

 

Ci descriva le qualità del brasiliano.
Jorginho è un ragazzo a modo, che sa integrarsi nel gruppo alla perfezione e sa rispettare gli equilibri della squadra. Ama imparare dai più esperti, perché ha grande umiltà. A livello tecnico è un giocatore da centrocampo a tre, perché deve essere libero di poter impostare l’azione, senza l’affanno di dover rincorrere gli avversari una volta persa la palla. In un centrocampo di questo tipo può fare veramente la differenza, a Verona l’ha dimostrato ampiamente. Ripeto: con Gazzi formerebbe una coppia perfetta.

 

Cosa dovrebbe fare il Toro per crescere ancora nella prossima stagione?
Ha bisogno di investire sui suoi giovani con più decisione e di affiancare a loro dei giocatori di indubbia qualità e affidabilità. Tanto si è fatto, ma ancora molto si può fare.

 

 

 


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