Mentre la Primavera di Longo si godeva il meritatissimo successo, alzando finalmente uno scudetto che mancava da 23 anni, Cairo e Petrachi, terminata la partita e terminato, soprattutto, di complimentarsi con tutti gli artefici di questo straordinario risultato, ne approfittavano, a tavola, per fare il punto della situazione sul mercato. Mancano otto giorni al termine ultimo per risolvere le comproprietà, sei, invece, per i diritti di riscatto, ma soprattutto il Torino vuole dare in questi giorni un’accelerata sostanziale soprattutto per quel che riguarda il centrocampo, che cambierà per buona parte volto.

 

In primis, il metodista: Valdifiori oggi, se non ci dovessero essere altri rinvii come accaduto lunedì scorso, sarà l’oggetto di discussione tra Napoli ed Empoli, che hanno in programma un appuntamento. Le due società sono più, mentre c’è da discutere col giocatore; a differenza del Toro che, invece, ha un’intesa di massima con il centrocampista ma non con l’Empoli, decidendo di mettersi alla finestra, in attesa dell’evoluzione degli eventi. Allo stesso modo si può dire per Ekdal, che i granata seguono da tempo ma per il quale ancora manca un accordo con il Cagliari. Sul centrocampista svedese, nelle ultime ore si è fatto sotto il Trabzonspor, che potrebbe offire un contratto con cifre superiori al milione di euro a stagione, per quattro anni: un’offerta competitiva, che sta portando l’ex Bologna a riflettere molto sul da farsi.

 

E tra obiettivi (VivianiBaselli, per esempio) e interessamenti (Poli e Kurtic, tra gli altri), arrivano anche le segnalazioni, di cui una in particolare che ha portato Petrachi a verificare con maggiore attenzione l’eventuale fattibilità della trattativa. Il Pescara ha infatti dato mandato all’agente di Bjarnason di trovare squadra al suo assistito, data l’intenzione degli abruzzesi di monetizzare il più possibile. Non è, come Valdifiori, un metodista, ma è più, come Ekdal, una mezzala abile negli inserimenti, l’islandese classe ’88, autore di un’ottima stagione in biancoazzurro, per il quale il Toro ha mostrato un certo gradimento. Ma, esattamente come ad altri club di A (Palermo e Empoli su tutti) e club stranieri (alcuni in Germania, altri in Francia), è stato appunto l’agente a gettare l’amo, in attesa che qualcuno si facesse avanti, trovasse l’accordo con il giocatore e, in un secondo momento, con il Pescara, che sa di non poter trattenerlo per un secondo anno in cadetteria. E il Toro? Dimostrato gradimento, prese le necessarie informazioni, ha deciso di restare fermo, preferendo prima concentrarsi su altri giocatori. Bjarnason, però, non dispiace, e se le vie per altri obiettivi dovessero oltremodo complicarsi, allora il discorso con l’agente potrebbe diventare qualcosa di più. Trovare un accordo, per altro, non sarebbe così complicato: in Serie B, infatti, il giocatore si è visto ridursi lo stipendio a cifre inferiori ai trecentomila euro, e con poco più di due milioni si può trovare l’intesa con il Pescara. Una pista tiepida, non calda. Ma comunque, una pista da seguire.

 

 


La rassegna stampa del 17 giugno 2015

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