di Ivana Crocifisso –  Ora sì che la Torino granata è curiosa di scoprire chi, oltre alle giocate avversarie e alle parate di Buffon, agli errori e alla sfortuna, potrà influenzare – nel bene e nel male – il derby della Mole ormai alle porte. Un curiosità che cresce dopo l’ennesima direzione arbitrale negativa, quando è arrivata la conferma del fatto che Gianpaolo Calvarese non solo non è un talismano ma che, oltretutto, non è nemmeno tanto in forma. Non serviva la gara di Sassuolo per rendersene conto: al limite dell’imbarazzante la concessione del calcio di rigore ai granata dopo la topica in occasione di quello a favore della squadra di Di Francesco.

Giovedì il Toro conoscerà il nome del direttore di gara al quale toccherà il difficile compito di arbitrare la stracittadina contro la Juventus: un digiuno di vittorie di vent’anni e una lunga serie di disastri. Da Rocchi a Mazzoleni, passando per Rizzoli. Il tutto in un momento delicatissimo per la stagione dei granata: perché nonostante ieri abbia raccolto un solo punto meritando decisamente di più, la squadra di Ventura non ha perso terreno in classifica. I granata hanno raggiunto il Genoa al settimo posto e il distacco dalla Sampdoria, quinta in attesa della gara di oggi della Fiorentina, è rimasto invariato. Se i viola dovessero subire una battuta d’arresto la giornata potrebbe quasi definirsi positiva.

L’occasione di rosicchiare punti preziosi è andata però perduta e il calendario mette alla prova un Toro che nelle ultime stagioni ha più volte superato i primi limiti, alzando sempre di più l’asticella. Fermo restando la differenza di valori tecnici tra una Juve lanciata verso il quarto scudetto di fila e un Toro che vuole di nuovo l’Europa dovendo però fare i conti con una rosa ristretta, è lecito aspettarsi che le due torinesi possano essere dirette da un arbitro all’altezza. Il Toro, che da oltre un anno stupisce e meraviglia e che è finalmente tornato a far parlare di sé non più – soltanto – per la storia leggendaria, lo meriterebbe. Non è un caso che dal ritorno in serie A la squadra di Ventura abbia rischiato di vincere nell’unica partita senza veri strascichi arbitrali, l’ultima: quella del gol di Peres e del 2-1 beffardo di Pirlo a tempo ormai scaduto. Nelle quattro precedenti gare i granata hanno sempre dovuto recriminare: dal rosso a Glik per la celebre entrata su Giaccherini, al mancato penalty concesso al ritorno casalingo per una evidente trattenuta su Jonathas, fino al gol di Pogba viziato da fuorigioco nella gara dell’Olimpico prima degli errori di Rizzoli nella partita di ritorno. Calvarese ha messo in ombra la partita di Reggio Emilia: non uno scialbo 1-1 ma un incontro ricco di occasioni. La speranza è quella di non passare il prossimo lunedì a fare la conta degli errori, ancora una volta.


Toro, seduta mattutina. Porte aperte in Sisport

Toro, Quagliarella ha scacciato l’incubo dei rigori