I singoli, ovvero Iago Falque e Quagliarella, come le intere squadre a cui appartengono: fresco e pimpante come tutto il Genoa il primo, ormai stanco e poco lucido il granata, emblema del Toro intero. I protagonisti del duello proposto da toro.it hanno incarnato alla perfezione la serata delle formazioni di Gasperini e Ventura allo stadio Ferraris. E’ stato proprio il rossoblù a sbloccare il match, finalizzando una ripartenza letale che ha punito la retroguardia granata, posizionata male come in poche occasioni in questa stagione e, in generale, nella gestione quadriennale di Ventura. Ed è stato ancora Iago Falque a conquistarsi la punizione poi realizzata, con una buona dose di fortuna, da Tino Costa: anche in questo caso, però, è stata grave l’incertezza di Moretti, che prima tenta un improbabile anticipo, per poi franare sull’attaccante cresciuto nel vivaio della Juventus. Una leggerezza costata cara, che testimonia quanto anche il difensore granata abbia bisogno di un periodo di riposo.

E se Iago Falque è la faccia sorridente della medaglia, dall’altra parte Quagliarella piange, non solo per la prestazione: l’infortunio muscolare che lo ha colpito nella ripresa preoccupa, e solo gli esami cui si sottoporrà potranno dare una risposta sul suo stop. Il granata, nel complesso, non raggiunge la sufficienza, anche per gli errori sottoporta non da lui. Un paio di occasioni le avrebbe anche avute, senza però metterci quella cattiveria e quella freddezza giusta per battere Perin: probabilmente, di altri tempi, avrebbe sfruttato meglio il pasticcio della retroguardia rossoblù. Per il resto, tanti appoggi sbagliati, pochi palloni difesi bene dalla pressione dei difensori genoani e il timore di aver finito anzitempo la stagione. Una serata storta, da dimenticare: un po’ come quella di tutta il Toro. 


Un weekend che vale doppio

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