nostri inviati a Genova
Andrea Piva / Ivana Crocifisso

Secondo tempo – Al rientro in campo dopo l’intervallo le due squadre si ripresentano sul terreno di gioco con gli stessi ventidue del primo tempo. Ma dopo appena tre giri di lancette dell’orologio Ventura è costretto ad effettuare la sua prima sostituzione: Quagliarella, mentre è in possesso palla in fase offensiva, si ferma per un problema muscolare ed è costretto a lasciare il campo. Al suo posto entra Martinez. Rispetto ai primi quarantacinque minuti il Toro riesce a contenere meglio gli attacchi avversari e a giocare con più continuità nella metà campo avversaria. Al 15′ Peres, in progressione offensiva, guadagna un calcio di punizione dal limite, della battuta si incarica El Kaddouri che disegna una traiettoria perfetta che batte Perin: è il gol dell’1-1. Il Genoa non accusa però il colpo e, al 24′, ritorna in vantaggio. Tino Costa, entrano in campo nella ripresa, si incarica della battuta di un calcio di punizione, Padelli sarebbe sulla traiettoria ma il pallone viene involontariamente deviato da El Kaddouri e si infila in fondo alla rete. Ventura prova allora a giocarsi la carta Farnerud, mandandolo in campo al posto di Benassi. Il gol ridà entusiasmo ai tifosi rossoblù che trasformano il Ferraris in un catino incandescente. Nonostante ciò il Toro prova a spingere, ma fatica a creare occasioni. Al 32′ prova allora Farnerud, su punizione a sorprendere Perin, lo svedese trova però i pugni del portiere avversaria. A dieci minuti dalla fine Ventura cerca di aumentare il peso offensivo della propria squadra mandando in campo Amauri al posto di Peres. Il Toro passa così a giocare con  il 4-3-3. Al 38′ Kucka fa esplodere Marassi segnando la rete del 3-1, ma Orsato annulla per il fuorigioco del numero 33 rossoblù.  Il 3-1 che chiude la partita è però solamente rimandato di qualche minuti, al 42′ infatti Bertolacci con una conclusione dal limite batte Padelli. In pieno recupero arrivano anche il 4-1 e il definitivo 5-1, che portano la firma di Pavoletti e Tino Costa. A tre partite dalla fine del campionato il sesto posto è ora distante sei punti. Manca ancora la matematica, ma con questa sconfitta si infrangono le possibilità di qualificazione alla prossima Europa League del Toro.

Primo tempo – Non solo i tre punti. In Genoa-Torino c’è in palio anche la possibilità di continuare a sperare nella qualificazione all’Europa League. Per cercare di conquistare i tre punti Ventura si affida alla coppia di attaccanti Quagliarella e Maxi Lopez, sull’out di sinistra preferisce invece Molinaro a Darmian. Come accaduto anche nelle ultime partite, il Toro inizia la partita tutt’altro che bene, subendo la manovra avversaria. Dopo pochi minuti Padelli è chiamato all’intervento su Falque. Al 18′ invece il portiere non può nulla quando Niang trova il solito Falque libero in area. È il gol che porta in vantaggio il Genoa. L’episodio serve però a scuotere il Toro che, al 22′, ha due occasioni per pareggiare nel giro di pochi secondi. La prima con un tiro di Peres che viene deviata da Roncaglia in angolo, con la palla che sfiora la traversa. La seconda, dal corner, con un’incornata di Maksimovic che impegna Perin. Negli ultimi venti minuti il Toro si fa più propositivo, il Genoa non resta però a guardare: Niang e Falque con le loro incursioni sulle fasce creano più di un problema alla retroguardia del Torino. I pericoli per il Toro arrivano anche dai calci piazzati: in seguito ad un corner il Genoa realizza il 2-0 con Burdisso, ma l’arbitro annulla per un fallo dello stesso argentino. Prima di tornare negli spogliatoi il Toro ha ancora un’occasione per pareggiare con Quagliarella, che non riesce però a superare Perin. Il primo tempo so chiude così sull’1-0 per il Genoa.


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