Grinta, precisione, tenacia ed un bagaglio di esperienze nazionali ed internazionali di tutto rispetto. In due parole Emiliano Moretti. Il difensore granata è riuscito a mantenere, anche in questa stagione esattamente come in quella precedente, un rendimento cosante e sempre ad altissimi livelli. Entrato in brevissimo tempo nel cuore dei tifosi, e non solo per quanto di buono fatto vedere in campo, Moretti è senza dubbio uno degli elementi più importanti della rosa di questo Toro. Fondamentale sia sul terreno di gioco sia all’interno dello spogliatoio,  è riuscito, in appena due anni, a diventare un vero e proprio leader, un punto di riferimento imprescindibile e insostituibile non solo per la difesa granata ma anche  e soprattutto per le giovani scommesse arrivate nel mercato estivo.

 

Dopo un inizio di campionato faticoso, complice un rendimento non brillante di tutta la squadra, Moretti è tornato in brevissimo tempo ad essere quel leader silenzioso che tutti abbiamo imparato a conoscere nella scorsa stagione.  Un elemento a cui Ventura non ha mai voluto e potuto fare a meno, come dimostrano le 35 presenze in campionato e le 11 partite disputate in Europa League. E in una stagione dove i difensori sono spesso risultati decisivi anche in chiave offensiva, basti pensare ai 7 gol realizzati dal Capitano, anche Emiliano Moretti ha voluto lasciare il segno, e non poteva farlo in modo migliore. Se tutti, infatti, ricordano perfettamente la rete segnata al Cesena nell’ultima giornata di campionato appena lasciata alle spalle, di certo nessuno potrà dimenticare quel gol segnato al 94° contro l’Inter a San Siro. Un gol che non vale solo tre punti, ma che ha portato il Toro a sfatare il tabù San Siro dove i granata non vincevano da ben 27 anni.

 

Un giocatore imprescindibile, si diceva, che in un anno è riuscito a conquistare non solo tutto l’ambiente granata, dall’allenatore ai tifosi, ma anche il ct della Nazionale Conte. Convocato, infatti, per la prima volta nel novembre scorso, Moretti ha esordito in maglia azzurra nel’amichevole contro l’Albania diventando, all’età di 33 anni, il giocatore più anziano ad aver debuttato con la Nazionale maggiore. Una convocazione che non è di certo stata solo una casualità, ma la conferma che il lavoro e la serietà pagano, sempre. E di lavoro, serietà ed impregno Moretti ne ha dimostrato tantissimo, guidando la squadra verso traguardi importanti, dalla vittoria al San Mames a quella nel Derby, confermando di essere quel professionista serio ed affidabile che aveva dimostrato di essere nella stagione passata. Una riconferma che non può che essere premiata con un 8 in pagella. 

 

 

Il pagellone 2014-2015: Emiliano MORETTI

 

VOTO: 8
PRESENZE: 35
GOL FATTI: 2

 


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Il pagellone 2014/2015: Castellazzi e Ichazo