Perde l’Inter, dai che l’ottavo posto è ancora possibile. Perde la Samp, dai che la porta dell’Europa non è ancora chiusa (licenza del Genoa permettendo). Perde anche il Milan, sembrano proprio allo sbando.
Con questi risultati inizia Torino Chievo, la vittoria non è solo un fatto statistico ma è condizione necessaria e sufficiente per poter sperare ancora in questo finale di stagione. L’avversario segna poco ma nelle ultime quindici partite ha fatto un punto più di noi ed è imbattuto da sei giornate, non proprio un avversario docile, un po’ come gli ultimi due che abbiamo incontrato e che ci hanno battuto giustamente anche se sarebbe stato più veritiero invertire i risultati delle due sconfitte.
Il Toro però oggi c’è e lo si vede subito, è padrone del campo, crea occasioni a ripetizione anche se la mira non è quella migliore e Bardi praticamente non compie nessuna parata impossibile. I granata non rischiano niente, Jansson e Gaston Silva non fanno rimpiangere Glik e Molinaro seduti in panchina e sono sempre impeccabili nonostante non giochino da parecchio tempo, nonostante che nelle precedenti occasioni non avessero sempre brillato anche se ogni volta che sono scesi in campo hanno sempre dimostrato di essere cresciuti rispetto alla partita precedente e anche oggi è stato così.
Il primo tempo si chiude però con il risultato ancora fermo sullo zero a zero, Omar El Kaddouri è in giornata ma i compagni non sono ancora alla sua altezza, la ripresa inizia come il primo tempo, Toro padrone del campo con Elka su tutti, ma i compagni sembrano crescere anche loro infatti Martinez sfrutta un assist del 7 granata e si esibisce in una splendida rovesciata, Bardi compie un miracolo e devia in angolo, sul corner mischia dove i granata gestiscono sempre palla permettendo così a Maxi Lopez di segnare sotto la Maratona.
Poi succede una cosa che non mi piace, Glik prende il posto di Jansson che non aveva demeritato, anzi e che pareva ancora integro fisicamente. Si vede che la fiducia del mister non è ancora piena nei confronti del ragazzo, poco dopo Maxi Lopez raccoglie un rinvio di Maximovic e si invola verso la porta avversaria e a tu per tu con Bardi lo trafigge con un preciso tocco che si insacca a fil di palo, dopo anni in B e in A dove queste azioni finivano sempre o spesso con un tiro ai tifosi sarebbe un delitto non accordarsi con questo giocatore ritrovato per il prossimo anno.
Sul due a zero Ventura si ripete fuori Gaston Silva e dentro Molinaro, le mie considerazioni sono uguali a quelle del cambio precedente. La partita ora perde un po’ di appeal con i granata che cercano la terza rete senza forzare più di tanto e con il Chievo che non vede l’ora che finisca, poco prima della fine Ventura si riabilita concedendo la standing ovation a Omar El Kaddouri il migliore oggi dei granata anche se con i due gol Maxi Lopez gli ruba un po’ la scena.