Secondo tempo – Inizio scoppiettante del Toro che subito va vicinissimo al gol con Martinez, sul cui tiro Bardi ci mette la classica pezza, e che poi passa al 6′, sugli sviluppi del corner successivo. É Maxi Lopez, da due passi, a trafiggere di testa la sua ex squadra: moderata esultanza del giocatore argentino, che riceve l’abbraccio dei compagni senza correre sotto la Maratona. Ma non può sottrarsi all’abbraccio dei nuovi tifosi al 26′, quando ricevuto un lancio da Maksimovic l’argentino batte ancora una volta Bardi e va a far festa sotto la Curva. Tra il primo e il secondo gol trascorrono venti minuti durante i quali la squadra di Ventura non rischia praticamente nulla e, anzi, va vicina al gol sempre con il solito Maxi Lopez e con Silva, che forse involontariamente lascia partire una conclusione che Bardi deve togliere dall’incrocio. Prima del raddoppio Ventura richiama in panchina Jansson per Glik poi, dopo il 2-0, tocca a Molinaro per Silva. Grandi applausi da parte dello stadio intero quando Maran richiama Meggiorini, al quale la Maratona riserva anche un coro. Niente esordio per Simone Rosso, dato che il terzo cambio di Ventura è Benassi, in campo al posto di El Kaddouri. Il Torino dà l’idea di poter colpire da un momento all’altro e sfiora il tris sempre con Maxi Lopez. Dal canto suo il Chievo non è incisivo e la difesa del Toro non si trova mai ad essere sorpresa. I granata tornano alla vittoria dopo i due ko contro Empoli e Genoa. L’addio all’Europa non è ancora matematico.

 

Primo tempo – Dopo le due sconfitte consecutive, con Empoli e Genoa, che hanno quasi definitivamente compromesso la corsa verso l’Europa League, il Toro contro il Chievo è alla ricerca del riscatto. Sia Ventura che Maran optano per il turnover, è così che tra i granata non si vede in campo capitan Glik, sostituito da Jansson, mentre Silva trova una maglia da titolare sulla fascia sinistra. Quello che scende in campo contro i veneti è un Toro differente rispetto a quello delle ultime uscite: la squadra di Ventura corre, lotta, crea occasioni. La prima dopo poco più di un minuto, con Martinez che di testa non riesce di testa a deviare in porta un traversone di El Kaddouri. Poi è lo stesso centrocampista, su punizione, e mandare la palla di poco distante dalla porta avversaria. La terza occasione porta invece la firma di Vives che, al 10′, impegna Bardi. Con il passare dei minuti il copione del match non cambia, il Toro continua a fare la partita: Martinez si ritrova più volte con la possibilità di calciare verso la porta, senza riuscire però a sbloccare la partita. Il Chievo prova a farsi con l’ex Meggiorini, ma l’attaccante, nell’unica sortita offensiva della propria squadra, non riesce a centrare lo specchio della porta. E’ così che anche nel finale di partita si gioca ad una metà campo sola: prima dell’intervallo Martinez prima, Silva poi, hanno sui piedi il pallone dell’1-0, ma non trovano la porta avversaria per pochi centimetri. Sul finire del primo tempo, in pieno recupero, altra occasione per il Toro con Bardi che smanaccia. 


Torino-Chievo Verona / Olimpico, prepartita

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