Secondo tempo – Allegri e Ventura mandano in campo le stesse formazioni del primo tempo. Ed è la Juve ad avere la prima occasione: ancora un calcio di punizione, ancora una volta battuto da Pirlo. Stavolta è il palo a salvare Padelli e il Toro. Il risultato cambia, ma in favore del Torino: al 12′ Darmian affonda sulla sinistra e mette in area un pallone che Quagliarella deve solo spingere in rete. Tripudio in campo, tripudio in panchina, tripudio sugli spalti: il Toro è in vantaggio. Subito un cambio per Ventura: il tecnico richiama in panchina Maxi Lopez e inserisce Martinez, forse per sfruttare la velocità del venezuelano ora che la Juventus spingerà di più lasciando più spazi. Poco dopo sostituzione anche per la Juve: fuori Morata, dentro Carlitos Tevez, non al meglio e per questo motivo non schierato dall’inizio. La partita si fa emozionante: da una parte la Juventus tenta di trovare un varco per riequilibrare il match, dall’altra il Toro si difende e riparte. Al 25′ altra mossa di Ventura: dentro Vives, fuori Benassi. A livello tattico cambia pochissimo, visto che il numero venti va a sistemarsi nella stessa posizione dell’ex Inter. Poco prima colpo di testa di Vidal fuori di poco e Moretti che per un precedente fallo su Tevez si prende l’ammonizione (salterà il prossimo match). Al 30′ subito Vives protagonista: un pallone messo in mezzo per Quagliarella: conclusione del giocatore e Ogbonna che va in anticipo su Buffon salvando la porta bianconera. Un minuto più tardi vicinissimo al pareggio con Matri. Tanti i ribaltamenti di fronte: al 34′ annullato un gol al Toro per un fuorigioco di Martinez (sul tiro di Quagliarella il venezuelano era oltre la linea), sul rovesciamento di fronte palo di Matri. Al 37′ miracolo di Padelli su Sturaro. La Juve spinge e non si accontenta, il Toro stringe i denti e si difende. Cinque i minuti di recupero concessi da Tagliavento: cinque lunghissimi minuti. Ma Torino è granata. Il Toro vince un derby dopo vent’anni.

Primo tempo – Le formazioni sono quelle annunciate alla vigilia. Ventura, però, preferisce dare una chance a Benassi, tenendo in panca Vives, dalla parte opposta confermata l’assenza di Tevez – la coppia di attaccanti è quella formata da Morata e Matri – e la maglia da titolare per Angelo Ogbonna. Le bordate di fischi dei tifosi granata sono tutte per l0ex capitano del Toro. La partenza della squadra di Ventura è veemente, ed è proprio Benassi protagonista in un paio di occasioni. Ma la squadra di casa rischia molto al 12′, quando Pirlo smarca Matri a due passi da Padelli: il giocatore bianconero spara alto. La partita nella prima parte del primo tempo è sostanzialmente equilibrata: il Toro si getta in avanti con foga e si rende pericolosa al 22′.Non arriva la conclusione e la Juventus può tirare un sospiro di sollievo. Ci prova da lontano Quagliarella al 25′, il pallone però finisce ben lontano dalla porta difesa da Buffon. La svolta al 34′: fallo di Gazzi al limite dell’area, una posizione pericolosissima. Si incarica della battuta Pirlo: ancora una volta il giocatore bianconero punisce il Torino. La sua punizione sbatte contro la parte interna della traversa e si infila in rete. Toro tramortito ma che reagisce immediatamente con Quagliarella: l’attaccante, però, è fermato in posizione di fuorigioco. Ventura continua a dare indicazioni ai suoi, arrabbiandosi spesso per degli errori piuttosto banali dei suoi: è evidente la voglia del Toro di non sbagliare questa partita, ma sul campo è la Juventus a guadagnare metri, specie dopo il gol del vantaggio. Ma allo scadere, poco dopo l’annuncio del gol di vantaggio della Lazio – che scongiurerebbe una festa scudetto – ecco il pareggio di Darmian. Olimpico in festa: dopo i festeggiamenti squadre negli spogliatoi.

 


Allegri: “Dispiace per la gestione della partita. Meritavamo di più”

Torino-Juventus 2-1