Prima in classifica con un distacco di quindici punti dalla seconda a sette giornate dalla fine, miglior attacco e miglior difesa del campionato, ancora in corsa sia in Coppa Italia e che in Champions League. I numeri di questa stagione raccontano di una Juventus dal rendimento sorprendente, capace di chiudere virtualmente il campionato con molte giornate di anticipo e, come non succedeva da diversi anni, tra le principali protagoniste anche in Europa.

Proprio l’impegno europeo è l’ostacolo che la squadra di Allegri deve superare prima di poter pensare al derby. A differenza del Torino, infatti, la compagine bianconera non ha ancora iniziato a preparare l’attesa sfida di domenica: prima c’è la gara di ritorno dei quarti di finale di Champions League in casa del Monaco. Una partita, quella di questa sera, che da un lato potrebbe portare via diverse energie alla Juventus in vista del derby, dall’altra però, in caso di successo positivo, potrebbe galvanizzare ancora di piĂą uno spogliatoio ed un ambiente giĂ  particolarmente entusiasta. Eppure la stagione non era di certo iniziata nel migliore dei modi in casa Juve: le dimissioni di Conte, poche settimane dopo l’annuncia della sua conferma alla guida della squadra, e l’arrivo di Allegri tra la contestazione della piazza non lasciavano certo presagire una stagione facile per la Vecchia Signora. Il tecnico livornese ha però saputo plasmare una squadra solida e concreta, capace di schierarsi indifferentemente in campo sia con il 3-5-2, sia con il 4-3-1-2. Allegri ha saputo anche rimediare al calo delle prestazioni della coppia di attaccanti della scorsa stagione, Tevez e Llorente, sapendo aspettare e poi lanciando Morata che, insieme all’argentino ha saputo creare problemi a diverse difese. Il collegamento con il passato è invece rappresentato dalla difesa, con il terzetto composto da Barzagli, Bonucci e Chiellini (davanti a Buffon) confermatissimo anche in questa stagione. A centrocampo invece, alla qualitĂ  di Pirlo, Vidal, Pogba, Marchisio (che nel derby non ci sarĂ  a causa della squalifica) si è aggiunta quella di Pereyra, giocatore in grado di far bene sia nel ruolo di mezzala, che in quello di trequartista dietro alle due punte.

Per il Toro, si sa, quello di domenica non sarĂ  di certo un impegno facile ma, dopo la sconfitta beffa dell’andata arrivata al 94′, Glik e compagni avranno una motivazione in piĂą per fare bene. Pur avendo giocatori di grande qualitĂ  che stanno facendo una stagione maiuscola, la Juventus quest’anno ha dimostrato di poter essere battibile se affrontata con il dovuto rispetto ma senza timori reverenziali. Squadra tecnicamente inferiori come l’Olympiakos e il Parma insegnano.


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