di Marco Sangiorgio – Quella di mercoledì è una partita che potrebbe dare la svolta definitiva alla stagione del Toro. I granata, dopo essere tornati alla vittori in un derby, vorrebbero replicare la qualificazione in Europa League della passata stagione e per farlo hanno assoluto bisogno dei tre punti contro l’Empoli. Il Toro è infatti a sole tre lunghezze dalla Sampdoria, sesta in classifica, e a quattro dalla Fiorentina, quinta. 

I granata entreranno in campo con la consapevolezza di poter ottenere un successo che renderebbe più praticabile la strada che porta all’Europa e i numeri confermano le sensazioni di un Toro in salute: compresa la splendida vittoria nel derby, sono arrivati 12 punti nelle ultime sei partite e l’ultima sconfitta risale al 16 marzo, in casa, contro la Lazio. Con i tre punti il Toro salirebbe anche al terzo posto della classifica per rendimento delle ultime dieci partite e al secondo posto in quellariguardante le ultime quindici partite di Serie A. I granata si trovano terzi anche nella classifica del rendimento delle ultime 20 partite, nonostante una partita in meno delle concorrenti. Insomma quello della seconda parte del campionato è un Toro da Champions League, lo dicono i numeri, lo testimoniano i punti.

L’Empoli ha raggiunto in anticipo l’obiettivo stagionale (la salvezza), grazie ai suoi 38 punti e ora può vivere serenamente questo finale di campionato. I toscani arrivano da tre risultati utili consecutivi: pareggio per 2-2 contro Parma e Atalanta e la splendida vittoria per 4-2 contro il Napoli. Maccarone e compagni hanno vinto, però, solo una partita fuori dalle mura amiche in tutto il campionato, a fronte di dieci pareggi e cinque sconfitte. Sempre in trasferta glli uomini di Sarri hanno realizzato 15 delle 38 reti complessive e hanno subito 24 dei 42 gol totali. Una squadra che trova spesso il gol fuori casa, ma che è riuscita in una sola occasione a prendere il bottino pieno.

Dall’altra parte un Toro che in casa ha subito solo 13 reti, ma che fatica anche a trovare tanti gol (18 di cui 5 solo contro la Sampdoria). Nelle ultime cinque partite il Toro, all’Olimpico, è andato in gol sempre con un marcatore diverso: Quagliarella e Darmian contro la Juve, Maxi Lopez contro la Roma, Glik contro il Napoli e El Kaddouri contro il Cagliari. Nel mezzo la sconfitta per mano della Lazio e prima il netto 5-1 sulla Sampdoria. Un dato curioso e con una doppia faccia: testimonia sia la scarsa vena realizzativa tra le mura amiche, sia la grande forza del gioco e di un gruppo che riesce a trovare sempre un diverso marcatore.


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