Fogli, Menghini, Longo. Questi sono i nomi degli allenatori, rispettivamente, di Giovanissimi, Allievi e Primavera. Hanno in comune il fatto di essere dei grandissimi tecnici, che con il lavoro stanno ottenendo i risultati più rosei: tutte le categorie citate, infatti, sono in piena corsa per le finali scudetto di categoria, e questo è un motivo di orgoglio per tutta la società Torino Fc. E poi, sono tutti riusciti in un’impresa per la quale Giampiero Ventura sta fremendo da quattro anni a questa parte. In questa stagione, infatti, sia Fogli, che Menghini, che Longo hanno battuto la Juventus, e, guarda caso, proprio nelle sfide di ritorno. I Giovanissimi sono caduti contro i bianconeri in casa a novembre per 1-0 e hanno espugnato Vinovo con un perentorio 1-4; i ’98 sono stati sconfitti per 3-1 all’andata per poi trionfare 1-0 poche settimane fa; la Primavera, e questa è storia recentissima, di due giorni fa, è rientrata prepotentemente in corsa per le Final Eight battendo la squadra di Grosso 2-1, dopo aver perso con lo stesso risultato lo scorso 22 novembre.
Il derby, quindi, almeno per quanto riguarda le giovanili, è completamente tinto di granata, e questa è stata sicuramente un’impresa tanto bella quanto indimenticabile. Ne manca soltanto uno, quello più importante e per cui è già cominciato il count-down. Il 26 aprile è una data che in molti avranno cerchiato in rosso al momento della compilazione dei calendari, e ora alla grande sfida mancano appena sei giorni. Per Ventura sarebbe un’impresa doppia trionfare contro la Juventus, visto che nei cinque derby disputati non solo non ha mai vinto, ma è sempre uscito sconfitto. All’andata è già riuscito a sfatare il tabù del gol segnato, arrivato grazie alla prodezza di Bruno Peres dodici anni dopo l’ultima rete di Cauet, ma adesso è arrivata davvero l’ora di riscrivere la storia.

Vent’anni di astinenza sono troppi: i giocatori hanno cominciato a percepirlo, il tecnico ha imparato a comprenderlo. Le ultime dichiarazioni sono quelle di un allenatore che ha voglia di firmare l’ultima impresa di questo, straordinario, quadriennio. “Sarebbe la ciliegina sulla torta” è stata la frase pronunciata a Reggio Emilia, e come dargli torto, dopo aver riportato il Toro dopo tre anni in serie A e dopo venti in Europa. Manca, appunto, soltanto questo traguardo, che già nel ritiro di Mondovì di quest’estate era stato messo nel mirino. La città vuole ricolorarsi tutta di granata: ai derby dei Giovanissimi, degli Allievi e della Primavera è già accaduto. Ne manca, appunto, soltanto uno.


Toro-Juve senza Marchisio. Granata al completo

I Top e Flop della 31ÂŞ giornata