Con una bella partita di applicazione tattica e sacrificio, il Torino è riuscito a superare indenne l’ostacolo Roma ed a rimanere agganciato alla possibilità di inseguire il sesto posto utile per riprovare l’avventura europea. I sei punti di distacco e l’andamento delle squadre che precedono i granata in classifica non autorizzano un grande ottimismo ma Ventura e suoi possono fare affidamento sull’esperienza dello scorso campionato che alla stessa giornata vedeva il Torino con quattro punti in meno (39 contro i 43 di oggi) ed un distacco dall’euro zona superiore (8 contro 6). 

Numeri a parte, il campo sta dicendo che Glik e compagni hanno acquisito una mentalità ed una consapevolezza dei propri mezzi importanti che fanno ben sperare. La riprova si è avuta nella pronta reazione all’ingiusto svantaggio maturato per mezzo di un rigore opinabile e nei minuti finali quando non ci si è solo difesi ma si è cercato di vincere la partita come già successo contro l’Inter. Tatticamente la partita disegnata da Ventura è stata perfetta tanto che i giallorossi hanno dovuto cercare la via del gol quasi esclusivamente con tiri dalla distanza e le loro azioni sono state spesso favorite da disimpegni sbagliati dei difensori (Maksimovic su tutti). Vives e Gazzi sono sempre stati pronti a contrastare ed a proteggere la difesa e lo stesso dicasi di El Kaddouri e degli attaccanti che si sono spesi in un pressing fino alla trequarti granata senza risparmiarsi. 
Ora questa ritrovata continuità di prestazioni e risultati dovrà rappresentare un’indispensabile certezza per affrontare i prossimi due impegni che saranno fondamentali per conservare speranze di aggancio fino in fondo. Sconfiggere due autentici tabù quali la partita all’ora di pranzo (quest’anno già indigesta proprio contro Sassuolo e Samp), sperando al contempo che i granata in diffida (Padelli, Maksimovic, Moretti, Gazzi, Amauri e Quagliarella) non incappino in quanto mai inopportune squalifiche, e la maledizione del derby costituirebbe il propellente giusto per lo sprint finale di maggio.
 
CHI SALE:
MAXI LOPEZ        stavolta entra e timbra un gol di importanza capitale per se stesso, per la squadra, per la classifica. Il gol apparentemente è piuttosto facile ma lui è bravo a farsi trovare nel posto giusto al momento giusto. Decisivo.
PERES           come spesso accade, quando affronta una “grande” il brasiliano si esalta. Certo, non disputa una partita memorabile e dopo un buon avvio pare perdersi un po’ ma ha il grosso merito di crederci e tenere in campo quel pallone che regala il pareggio ai granata. Bene anche nei recuperi difensivi.
VIVES          anche il centrocampista partenopeo è decisivo nell’azione del pareggio fornendo l’intelligente assist a Maxi Lopez. Ma la sua partita è stata positiva a prescindere, combattente contro Nainggolan e audace nel cercare il lancio o la giocata.
 
STABILI:
GAZZI         il tuttofare granata disputa la solita partita tutta cuore e polmoni per fronteggiare il forte centrocampo giallorosso agendo da cerniera tra difesa e mediana. Svelle un gran numero di palloni in tackle e nel finale si rende pericoloso in area giallorossa con un colpo di testa alto.
PADELLI           dà continuità alle ultime prestazioni con un’altra prova convincente opponendosi ai tiri dalla distanza di Iturbe, Nainggolan e Florenzi ed è bravo a chiudere lo specchio a Ljajic. Dà sicurezza ai compagni.
GLIK          scala di volta in volta sugli attaccanti giallorossi senza avere un punto di riferimento preciso, se la cava egregiamente mettendoci il fisico quando serve. Nella sua prestazione solo una sbavatura quando scivola accidentalmente consentendo il tiro a Florenzi.
MARTINEZ          qualche buona giocata ma in posizione troppo lontana dalla porta. Per il resto vanta un tiro murato dopo un controllo un po’ complicato e qualche tentativo di fuga frustrato da difensori giallorossi o dall’arbitro.
MAKSIMOVIC        incredibile girandola di buone giocate e svarioni clamorosi con i quali regala palloni pericolosi agli attaccanti ospiti mettendo in difficoltà i propri compagni. A causa dei suoi errori si prende un’ammonizione e ne fa prendere una anche a Gazzi. Ed entrambi entrano in diffida.
 
CHI SCENDE:
DARMIAN          il sorvegliato speciale degli emissari del Barcellona gioca un po’ a nascondersi disputando una gara sottotono rispetto ai suoi standard abituali. Talvolta molle ed impreciso sia nei contrasti che nei cross, sa fare certamente molto meglio.
QUAGLIARELLA           non gli viene concesso spazio e stavolta non ha nemmeno l’occasione giusta da palla inattiva. Prova qualche conclusione innocua o ribattuta e non è preciso come al solito neanche nelle aperture. 
MORETTI        dopo un primo tempo accorto e senza particolari patemi, soffre più del dovuto nel corso della ripresa. Dapprima l’episodio del rigore su De Rossi sul quale se il giallorosso è furbo lui è un po’ ingenuo, poi il rischio grosso che si prende al 90’ su Doumbia.
EL KADDOURI             il fantasista marocchino è sovente fuori dal gioco, qualche iniziativa sporadica sulla sinistra ma sbaglia sempre l’ultimo passaggio e non incide. Per di più spende un’ammonizione che gli farà saltare il prossimo impegno. La speranza è che la pausa gli sia utile per rivederlo ricaricato nel derby.
 

Toro, classifica invariata: pareggio nel derby di Milano

Sassuolo-Torino, ancora pasticci per Calvarese