Giampiero Ventura è molto rammaricato per la partita di oggi: Per non sbagliare, bisogna non giocare mai. Nel calcio, chi gioca sbaglia. E mi dispiace per Padelli, perché ha fatto molto bene fino ad oggi. Questo purtroppo è un errore pesante, ma abbiamo avuto una buona reazione. Avevamo di fronte una squadra melgio di noi dal punto di vista fisico, noi con 15 partite in più, che vogliono dire tre mesi di gioco, purtroppo abbiamo patito di più. Non era facile, ci abbiamo provato, abbiamo anche avuto la possibilità di pareggiare, ma non ce l’abbiamo fatta“.

“Differenza notevole di condizione fisica, loro tonici noi compassati. Nell’analisi questa differenza di passo incide”, così continua Ventura. “Anche con la Juventus siamo andati sotto ma c’erano motivazioni tali da spingere la squadra”.

Continua il tecnico: Vincendo saremmo arrivati ufficialmente sesti, ora abbiamo quattro partite: due in casa con Cesena e Chievo che dobbiamo pensare che siano alla nostra portata. Poi saremo a Genova e a Milano, soprattutto la prima sarà un piccolo spareggio: avremmo voluto andare in maniera diversa in Liguria, ma se facciamo un buon risultato nulla ci sarà precluso“.

Quattro vittorie su quattro? Penso che ne bastino anche tre e un pareggio, visti gli scontri diretti. Ma al di là di questo sarebbe bello finire con questa mentalità e dimensione, noi siamo partiti il primo di luglio e siamo usciti immeritatamente dall’Europa League, e siamo ottavi. Possiamo rientrare in Europa, e abbiamo disputato un campionato in Europa League con una rosa molto limitata. I miei giocatori sono stati straordinari, e chiaramente oggi si vedeva la differenza dal punto di vista fisico. Ma alla fine abbiamo perso per un episodio, forse la partita sarebbe stata diversa. Ma con i se e i ma non si va da nessuna parte, se centriamo la vittoria conseguiremo un risultato importantissimo“.

Come analizzare questa partita? “Ogni gara, anche quelle vinte, si possono migliorare. Noi dobbiamo capire cosa abbiamo sbagliato, ma dobbiamo continuare a lavorare come abbiamo sempre fatto, o non avremmo raggiunto i risultati che abbiamo conseguito. Così abbiamo iniziato e così continueremo“.


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