Esclusiva / Patrizio Sala, ex centrocampista granata, ha parlato del mercato del Torino, della contestazione e di Vanoli
Ex centrocampista del Torino ma pure doppio ex della sfida che vedrà i granata impegnati contro il Monza. Patrizio Sala ha commentato l’attuale momento del Toro, il mercato invernale, ma pure la situazione che riguarda Ilic – rientrato dopo che la trattativa con lo Spartak Mosca è saltata – e il primo anno sulla panchina di Paolo Vanoli.
Sala: “In questa stagione è mancato molto Zapata”
Cosa manca al Torino per arrivare in Europa?
“E’ venuto a mancare un giocatore importante come Zapata, bisogna trovare un giocatore che possa finalizzare tutte le azioni che crea il Torino, tramite la qualità che è stata messa dentro nel mercato di gennaio”.
Come valuta il mercato invernale?
“Direi molto bene, tra l’altro ha preso un giocatore che a me piace molto che è Elmas, ti dà la possibilità di avere un rifinitore che ha il gol nel DNA, è un centrocampista offensivo che può ricoprire diversi ruoli, è stato un acquisto azzeccatissimo, anche Biraghi e Casadei sono buoni giocatori”.
Ilic non è partito ed è rientrato in gruppo dopo l’infortunio, può ancora dire la sua al Toro?
“Un giocatore di qualità può sempre dire la sua, dipende dalla testa, c’è da capire se il Torino lo voleva mandare via o era lui a volersene andare. Qualitativamente è un giocatore indiscutibile, ma la testa incide molto in questi scenari”
Gineitis, gol importante e buone prestazioni, come lo vede?
“Lo vedo bene, Gineitis tra l’altro è anche un mancino e in un centrocampo di giocatori prevalentemente destri come Ricci e Casadei può essere ancora più utile; è un giocatore di qualità, con una certa stazza fisica ed è molto importante anche che venga buttata dentro gente giovane come lui”.
Cairo è stato contestato molto quest’anno, secondo lei ha nelle intenzioni di vendere la società?
“E’ difficile inquadrare il presidente Cairo, non conoscendolo faccio fatica a esprimere un parere, è ovvio che lui ha le sue idee e i tifosi ne hanno delle altre. Sono comunque diciannove anni che lui è in presidenza e al giorno d’oggi trovare un presidente italiano che abbia voglia di farlo è dura, quindi “teniamocelo stretto” a meno che non arrivi un investitore che ha possibilità economiche importanti e punti alle prime 4/5 posizioni”.
Vanoli da debuttante in Serie A come allenatore: si aspettava un rendimento del genere, compreso anche il cambio di modulo?
“Vanoli è una persona intelligente, ha capito che dopo l’infortunio di Zapata era difficile mantenere quel sistema e ha cambiato modulo, ora sta ritrovando se stesso insieme alla squadra, è chiaro che poi sono i giocatori che fanno la differenza. A me è piaciuto molto all’inizio e sta piacendo molto adesso, è un allenatore giovane che può fare bene al Toro”
