Il presidente del Toro Club Fedelissimi di Pesaro, tra i promotori della marcia, ha commentato la giornata del 4 maggio

Meglio di così non poteva andare la marcia del 4 maggio organizzata dai tifosi, che ha visto presenti oltre 25.000 persone. Da Via Pietro Micca fino a Piazza Modena (laddove inizia la salita che porta a Superga), tutti insieme creando una vera e propria fiumana di gente proveniente da tutte le parti d’Italia e con in comune la passione per il Toro. Abbiamo intervistato uno dei promotori del corteo, Mario Patrignani, presidente del Toro Club Fedelissimi di Pesaro, che ha voluto condividere le proprie emozioni.

“Ho visto un Toro fiero di essere se stesso”

La marcia del 4 maggio è riuscita perfettamente, quali sono state le sue emozioni?
Sono estremamente soddisfatto, è stata una meravigliosa giornata piena di amore misto alla rabbia. Ho visto infatti un Torino esploso di gioia perché fiero di essere se stesso; la contestazione è stata di una potenza estrema ma allo stesso tempo garbata e civile, quello che ci voleva. C’è stato un Toro che ha gridato di gioia e di dolore, che rivuole il proprio futuro. Mi sembra una cattiveria essere tenuti in quel limbo, è il punto più basso di tantissimi anni di mio tifo per il Toro. Ieri è stato il momento in cui il popolo ha sentito il proprio orgoglio”.

Si aspettava tutta questa gente presente?
Gran parte del merito va all’avvocato Marengo, è stato straordinario perché è riuscito a unire gruppi che sono stati separati per anni, come la Maratona, la Primavera e i vari club: domenica c’era veramente un popolo unico, non mi aspettavo tutto questo. È stata la marcia di un popolo intero che ha urlato perché vuole una risoluzione umana e sportiva, rispetto alle marce del passato si è notata la voglia di lottare. Sicuramente sarà arrivato un messaggio a Cairo”.

E infatti il presidente si è assentato. Come giudica questa scelta?
Evidentemente qualcuno gli ha consigliato di non venire per evitare problemi con i tifosi. In ogni caso, sia che l’abbia fatto spontaneamente che no, il vedere che un presidente sia totalmente estraneo al suo popolo è una dimostrazione del fatto che lui con noi non c’entra nulla, per cui venda e basta. È un elemento estraneo”.

Per concludere, un messaggio di “speranza” per il futuro: “Il sogno adesso è quello di poter organizzare presto la prossima marcia come Te deum di ringraziamento per la cessione del Toro”.

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ultimo aggiornamento: 06-05-2025


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bogaboga77
6 mesi fa

L’unica soddisfazione granata ce la siamo regalata da soli.
Il Toro siamo noi

mavafancairo
6 mesi fa

carie, con il Toro, non c’entra e non c’entrerà mai nulla… carie è una gigantesca, volgarissima e vergognosa offesa al Toro

tric
6 mesi fa

Una marcia di contestazione è l’opposto di un successo. Se vi saranno sviluppi positivi conseguenti alla stessa lo vedremo presto.

mavafancairo
6 mesi fa
Reply to  tric

appunto, siccome carie è l’opposto di un successo (oltre ad essere un dannoso, e ventennale, oltraggio), una marcia di contestazione, di successo, nei suoi confronti era il minimo che si dovesse fare

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