Esclusiva / Patrizio Sala, campione d’Italia 1975/76: da Paleari al sistema di gioco di Baroni fino al piazzamento. Ecco le sue parole
Col Torino ha vinto l’ultimo scudetto dei granata, quello del ’76: con Patrizio Sala abbiamo parlato del momento dei granata di Baroni, del dualismo in porta ma pure degli obiettivi che la squadra potrebbe raggiungere.
Sala: “L’obiettivo? Piazzarsi almeno tra le prime otto”
Secondo lei contro il Como dovrebbe giocare Paleari o Israel?
“Secondo me Paleari, perché chi sta bene deve sempre giocare. Israel è bravo, ma Paleari ha dimostrato di meritarsi il posto mentre lui era infortunato. Il “declassamento” di Israel non è necessariamente un male, quando c’è competizione all’interno di un gruppo numeroso vuol dire che c’è competizione anche in allenamento, la competizione è un bene. Se l’allenatore li giudica sullo stesso livello, secondo me deve giocare chi è più in forma, quindi in questo momento è giusto che giochi Paleari.“
Quanto è importante il recupero di Zapata?
“Adams e Ngonge sono buoni giocatori, sperando di recuperare Zapata. L’età sta incidendo sul suo recupero, un giovane avrebbe recuperato molto prima, ma lui ha una stazza importante, è quello che lo rallenta. Il legamento è il peggior infortunio che ti può capitare, a maggior ragione se hai quella fisicità“
Ora che Simeone è infortunato, quale coppia di attaccanti pensa sia la migliore?
“La coppia ideale per me sarebbe Zapata-Ngonge o Adams-Ngonge: il belga mi piace, è un giocatore che ha strappi, accelerazioni e tecnica. Vlasic ha qualità, infatti per me il Toro potrebbe anche giocare con una sorta di tridente, con lui a supportare Adams e Ngonge.”
Dai centrocampisti non è ancora arrivato il supporto necessario, per esempio in termini di gol: che ne pensa?
“Il centrocampo con Vlasic ha qualità, manca un po’ di quantità secondo me. Casadei è pronto, lo vedo bene: fisicamente è ben dotato, ha corsa, colpo di testa, è un centrocampista completo. Deve allenarsi di più sulla tecnica di base, sui passaggi in verticale, ma credo che sia un giocatore forte. Per me, insieme a Vlasic trequartista, dovrebbero giocare Tameze e Casadei.”
Baroni, dopo un inizio in salita, ha saputo trovare la giusta quadra…
“L’inizio è stato complicato, ma perché stava ancora conoscendo i giocatori, adesso sta facendo bene. Mi è piaciuto molto come ha preparato il derby. Ogni allenatore ha bisogno di tempo, ma Baroni ha un materiale buono a disposizione.
Quali devono essere gli obiettivi di questo Torino?
“Una squadra come il Toro deve sempre essere ambiziosa, ma è pur vero che questo campionato ha 7/8 squadre veramente forti. Le prime sette sono squadre veramente forti, all’appello diciamo che in questo momento manca la Fiorentina. Ecco: secondo me il Toro dovrebbe pretendere almeno di occupare quella posizione lasciata dalla Fiorentina. L’importante è che il Toro si piazzi almeno tra le prime otto, e per me può arrivarci.”
Lunedì arriva il Como: cosa ne pensa della squadra di Fabregas?
“Il Como è una squadra molto pericolosa. Può battere chiunque, ma può anche perdere con chiunque perchè è una squadra giovane. Mi piace il fatto che sia aggressiva, il suo allenatore vuole mettere pressione agli avversari, agonisticamente e tecnicamente. Poi hanno un giocatore sopra la media: Nico Paz. Ma se dovesse nevicare, sulla neve siamo più forti noi!“.

Eh si, nevicasse 365 giorni all’anno, allora si, che sarebbe scudetto…