Torna il Borsino Granata di Carlo Quaranta: ecco chi sale e chi scende dopo la sconfitta in Sampdoria-Torino a Marassi, 4^ giornata di Serie A

A Genova il Torino conferma tutti i limiti evidenziati nella prova contro il Lecce e ancora una volta perde per demeriti propri. Come si temeva, sulla scorta dell’esperienza della scorsa stagione o semplicemente guardando le prestazioni precedenti ed analizzandone i dati, quella contro i salentini non è stata una battuta d’arresto casuale, figlia di una giornata storta. Contro la Samp sono stati confermati tutti i limiti di squadra e singoli: un possesso sterile, scarso dinamismo, mancanza di movimenti senza palla e di vere azioni da gol, distrazioni congenite soprattutto in una difesa che da punto di forza sta diventando punto debole: che non ci sia un degno sostituto di N’Koulou è ormai un fatto assodato, Mazzarri nella posizione di centrale difensivo ha provato tre giocatori diversi in cinque partite ma sempre con risultati deludenti. Il che porta a invocare il reintegro immediato in squadra del camerunense “al buio”, senza cioè avere (dall’esterno) garanzie che lui sia tornato ad esserci veramente con la testa e non faccia come nella partita contro gli inglesi.

Pur considerando anche l’importanza delle assenze del jolly Lukic e soprattutto di Ansaldi e Falque che spesso, con i loro cambi di gioco, il piede educato e la capacità di creare superiorità numerica, hanno risolto le partite, sul banco degli imputati deve necessariamente andare chi c’è stato e non è riuscito a fare ciò che ci aspettava: da Belotti e Zaza che, pur non supportati adeguatamente, hanno costruito una sola palla gol a Lyanco e Bremer che hanno consentito troppi tiri agli avversari, a Rincon e De Silvestri troppo in ombra fino ad arrivare ai fantasmi Aina e Meitè per i quali non dovrebbero essere offerte ulteriori chance, almeno fino a quando anche loro non dimostrino di volersi impegnare per onorare la maglia che indossano e della quale probabilmente non ne hanno compreso ancora il valore.

Ed ovviamente a colui che ha la responsabilità tecnica, mister Mazzarri che deve trovare altre soluzioni che non siano i cross e le palle inattive, che non può continuare a vantarsi della percentuale di uno sterile possesso palla e non può concedersi né tantomeno fornire ai propri ragazzi l’alibi di presunti torti arbitrali. Se la squadra è imballata magari può dipendere dalla preparazione atletica, dalla lucidità mentale e fisica, dalla mancanza di alternative e di risorse valide. Quando le cose si ripetono costantemente qualche domanda bisogna farla a se stessi, non agli altri. E con due vittorie e due sconfitte nelle prime quattro giornate sarebbe quantomeno legittimo chiedersi se sono più casuali le prime o le seconde…

Sampdoria-Torino 1-0: chi sale

BASELLI è il più convincente tra i granata: dinamico, recupera palloni per l’intero match a tutto campo, ferma alcune ripartenze doriane e si fa vedere in ottimo disimpegno anche nella propria area. Poche verticalizzazioni ma discrete.

SIRIGU gli si era giustamente mosso qualche appunto sui gol subiti lunedì scorso, contro la Samp è tornato il portiere paratutto che troppo spesso salva il Toro da figuracce. Almeno tre parate super.

Sampdoria-Torino 1-0: stabili

IZZO il migliore del pacchetto arretrato (l’unico confermato peraltro), si prende responsabilità, annulla Quagliarella, chiude su Rigoni e ferma Murru. Non sale a sostegno della manovra come altre volte ma fa il suo in difesa.

VERDI gioca anche stavolta uno scampolo di partita con gli avversari in vantaggio e con il peso di dover dare una svolta al gioco macchinoso dei granata. Ovviamente l’intesa va ancora affinata anche se fa vedere qualche tentativo di verticalizzazione.

LAXALT subentrato ad Ola Aina a metà ripresa non riesce ad incidere ed anche lui, pur proponendosi meglio rispetto al suo compagno, è spesso raddoppiato ed incontra qualche difficoltà con Depaoli. Magari contro la sua ex squadra potrebbe avere una chance dall’inizio.

Diego Laxalt
Diego Laxalt in azione nel corso di Sampdoria-Torino 1-0, Serie A 2019/2020

Sampdoria-Torino 1-0: chi scende

BELOTTI come al solito il capitano è l’emblema della squadra, una volta tanto in negativo. E’ sempre tra i più combattivi ma, servito poco e male, non riesce ad impensierire il portiere avversario e perde più duelli del solito faticando oltremodo nel controllo.

LYANCO è il terzo difensore provato in quattro partite nella posizione di centrale per sostituire N’Koulou. Gestisce con calma diverse situazioni ma ha l’esitazione fatale su Gabbiadini. Tutto sommato tra i tre il meno peggio.

RINCON non è tra i peggiori ma indubbiamente non ha dimostrato quella sana cattiveria agonistica ammirata nel corso dello scorso campionato e nelle prime uscite stagionali. Pochi palloni recuperati, prova ad allargarsi ma centralmente poco costrutto.

ZAZA alla fine il suo è l’unico tiro verso lo specchio della porta di Audero ma di certo non basta questo per salvare la sua prestazione dall’insufficienza. Volenteroso in un recupero alla Belotti a metà campo, qualche prova di intesa col Gallo.

BREMER non demerita particolarmente, prova sempre l’anticipo e non rischia più di tanto in marcatura. Tuttavia non dà l’impressione di sicurezza ed è ingenuo quando con un passaggio orizzontale sulla trequarti procura un pericolo evitabile.

DE SILVESTRI presente ma poco incisivo in zona d’attacco, rispetto alla partita contro il Lecce mette in mezzo qualche pallone in più ma non sempre fa la scelta giusta e dietro pasticcia un po’. Non è al meglio.

AINA ancora una volta tra i peggiori in campo, sovrastato da Depaoli che lo mette in difficoltà continuamente, non sale e non si rende utile nemmeno in avanti, leggero nei contrasti (vedi gol) ed indolente. Dovrebbe meditare un po’ in panchina.

MEITE’ sempre più imbarazzante ed inutile, viene sostituito tardivamente dopo tanti palloni persi malamente o mal gestiti e nessun contrasto nemmeno provato. L’aspetto più preoccupante è che sembra giocare senza motivazioni. Non merita il posto da titolare.

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ultimo aggiornamento: 24-09-2019


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poggiardo granata69
poggiardo granata69
5 anni fa

certo è che la situazione non è delle migliori.non si capisce se sono i giocatori che non mettono voglia o l’allenatore che non riesce a trasmetterla.
secondo me cmq la difesa patisce l’assenza si Nkoulu,che quanto prima bisogna reintegrare.

zio slim
zio slim
5 anni fa

Qui non c’è niente di casuale, quando ho letto la formazione e ho visto i nomi di Meitè ed Aina ha pensato “qua finisce male”. Al settantesimo circa sostituiti entrambi. Per conto mio l’allenatore ha schierato due giocatori mediocri e, aggravante, pure fuori forma. Se concedi ad un avversario un… Leggi il resto »

Mikechannon
Mikechannon
5 anni fa

Se io fossi il ds direi a Meite di togliersi ste treccine da piciu e ad aina di tenere i pantaloncini come si deve tanto per cominciare. Per ora non si meritano queste estrosita’

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