Quello che dovrebbe essere un obiettivo dichiarato sembra ormai quasi un fastidio: e che si vinca o si perda la si archivia sempre troppo in fretta
In centoventi minuti il Toro ha fatto un gol. E lo ha segnato di nuovo un difensore, perché gli attaccanti granata, si sa, soffrono ultimamente di questa particolare allergia che rende inutile ogni loro sforzo. E se chi in questo inizio di stagione la porta l’ha vista – Radonjic – continua ad essere in punizione in panchina, beh allora riesce difficile pensare che le due punte possano risolvere il problema, magicamente, o che cambiare sistema basti a svoltare davvero. Juric salva la prestazione, ci sta anche che un allenatore lo faccia, ma si è perso di vista il focus principale che non è né l’arbitro che dà e poi toglie un rigore, né l’ennesimo infortunio di Pellegri. A furia di parlare di Var, di episodi devastanti o scandalosi ci si dimentica di sottolineare con una certa forza quello che davvero è scandaloso e devastante: l’ennesima uscita di scena dalla Coppa Italia, come se fosse normale, qualcosa da accettare e dimenticare. Non lo è, normale, non essere in grado per la seconda volta in tre stagioni di entrare tra le prime sedici (sedici!) squadre della competizione. Non lo è far passare in secondo piano l’addio a quello che per una squadra come il Torino ha il dovere di essere un obiettivo, dichiarato e scontato. Invece è già finita: pure quest’anno sarà per la prossima volta.
Si Ivana è una gestione devastante x noi tifosi over 40…x i ns.tifosi adolescenti siamo una provinciale qualunque e va bene cosi!🥱😴
il tordo continua a volteggiare basso
Alto solo lo stipendio di voi della banda agnelli.
non puoi nemmeno immaginare quanto sia alto !
(Ma serve un QI di almeno 50/55 per essere assunti; mi spiace 0.3Simone)
Fammi sapere dove farci una birretta così me lo spieghi di persona, eh?
A noi la coppa nn serve come L Europa
A noi basta fare 40 punti e salvezza