Prossimo avversario del Toro di Baroni, Fabregas ha parlato del suo Como, di Nico Paz, e del suo atteggiamento tattico
Cesc Fabregas, allenatore del Como e prossimo avversario del Toro di Baroni, è intervenuto ai microfoni de La Provincia di Como, per commentare l’inizio di stagione dei suoi. L’ex centrocampista spagnolo, come sempre, non si è limitato al “compitino”, ma anzi ha parlato di svariati argomenti tattici e non, con la classica verve che lo contraddistingue.
lo spagnolo ha sottolineato l’entusiasmo che circonda la squadra: “Mi sono accorto di come sia cambiato l’ambiente attorno alla squadra, l’entusiasmo della gente, la partecipazione emotiva. E tutto ciò è meraviglioso.”
Il tecnico ha parlato del panorama tattico italiano, ormai dominato da atteggiamenti prudenti: “Vedo come l’atteggiamento sia simile per quasi tutte le squadre. È tornato di moda il 5-3-2, con squadre che attendono. Secondo me quest’anno c’è addirittura maggiore attendismo rispetto allo scorso anno.”
Ma il Como ha un’identità chiara e aggressiva: “Noi abbiamo una mentalità diversa. Andiamo ad aggredire, andiamo a rompere le palle. Poi magari fanno una giocata che ti taglia fuori, ma noi ci proviamo. E siamo forti in contropiede. Certo, a fare pressing alto rischi, ma dico sempre che se dovessi rinunciare a giocare come dico io, smetterei di farlo.”
Fabregas: “Non posso chiudere un giocatore in gabbia”
Fabregas ha anche parlato dell’autonomia che concede ai suoi giocatori: “Ci sono momenti e momenti nelle partite, quelli in cui vai a mille e altri in cui costruisci con calma.
Io devo andare oltre la tattica e insegnare ai miei giocatori a ragionare e prendersi delle responsabilità autonome a seconda del momento. Non posso chiudere un giocatore in una gabbia tattica e mentale, perché poi si limita a fare il compitino.”
Fabregas: “Paz fa cose pazzesche, Morata va sostenuto”
Il tecnico ha poi elogiato i talenti della squadra. Su Nico Paz: “Paz è forte perché ti tira fuori il colpo dal cilindro. Fa cose pazzesche. Lui, Dybala, Soulè… Fanno un colpo, e tu puoi solo applaudire.”
Infine, una parola di incoraggiamento per Morata: “Gli manca il gol. Va sostenuto. È un po’ triste, ma sono sicuro che si risolleverà perché ha tante qualità. Per me, non ha giocato affatto male. L’applauso alla sostituzione è la strada giusta.”
