Mazzarri fa lo psicologo: lavoro “sulla testa” per scuotere il Toro

Dopo il ko con l’Udinese Mazzarri aveva spiegato che: “Fisico e testa vanno di pari passo”. Al Filadelfia sta lavorando su entrambi questi aspetti

Il lettino per le sedute psicologiche individuale non c’è (al massimo è presente quello per i massaggi) ma, dentro lo spogliatoio del Filadelfia, Walter Mazzarri più volte ha tolto gli abiti dell’allenatore per indossare quelli dello psicologo. Lo ha fatto (e lo sta continuando a fare) anche questa settimana perché per far sì che il Torino possa riprendere quel cammino intrapreso nel girone di ritorno dello scorso campionato (più volte ricordato dagli stessi protagonisti) è necessario lavorare anche sulla mente dei giocatori, non solo sulle gambe. D’altronde lo ha spiegato lo stesso Mazzarri dopo la sconfitta contro l’Udinese: “Fisico e testa vanno di pari passo, serve la miglior condizione mentale e atletica”.

Torino, contro il Cagliari si attendono risposte

Ecco allora che mentre sui due campi del Filadelfia (ora che anche quello principale è stato sistemato) il tecnico ha lavorato sulla condizione fisica dei suoi giocatori, oltre che sulla tattica, tra una sessione e l’altra di allenamento e durante le varie pause ha parlato con i vari calciatori: colloqui singoli e discorsi al gruppo. Il tutto con l’unico scopo di far imboccare al suo Torino la strada giusta, quella che già troppe volte è stata abbandonata in questi primi due mesi di campionato. Mazzarri continuerà a vestire i panni dello psicologo anche oggi pomeriggio (è in programma una seduta unica di allenamento a porte chiuse) e poi ancora domani e dopodomani. Fino al momento della partita contro il Cagliari quando i tifosi si aspettano delle convincenti risposte dopo la partita di Udine.