Le indicazioni del CTS hanno posto l’accento sulla responsabilitĂ dei medici dei club. Castellacci (pres. L.A.M.I.C.A.): “Allertati i nostri legali”
Le indicazioni del comitato tecnico-scientifico sulla ripresa degli allenamenti delle squadre professionistiche hanno evidenziato un aspetto non marginale: il rispetto delle misure di quarantena ricade sotto la responsabilitĂ dei medici sociali. Sul tema è intervenuto il presidente della Libera Associazione Medici Italiani Calcio, ed ex responsabile medico della Nazionale, il prof. Castellacci: “Un medico non è un eroe, ma un professionista serio e si assume le proprie responsabilitĂ . E’ da tempo che continuo a ripetere che il medico del calcio è l’anello debole della catena che non ha un contratto depositato in Lega. L’unica figura poco tutelata, o per niente. E’ paradossale come la figura piĂą debole si ritrova ad essere la figura fondamentale e la piĂą critica”.
“Quarantena? Meglio il modello tedesco”
Castellacci, interpellato da Radio Punto Nuovo, ha proseguito: “E’ ovvio che dovranno essere fatte delle verifiche, abbiamo giĂ allertato i legali della nostra associazione perchĂ© facciano le loro osservazioni dopo aver letto i protocolli”.
E poi la rivelazione: “Ho giĂ ricevuto molte lettere di colleghi dalla Serie B che minacciano le loro dimissioni in caso non venisse rivista la questione della responsabilitĂ , che diventa una responsabilitĂ penale. I club si devono assumere le loro responsabilitĂ , bisogna nominare dei medici competenti che vanno associati ai medici del calcio nel rispettare le linee guida”.
Sull’isolamento in caso di positivitĂ accertata, Castellacci ha commentato: “Si crea un grosso handicap. sarebbe stato piĂą semplice seguire il modello tedesco mettendo in isolamento il giocatore contagiato, fatto i tamponi necessari e fatto riprendere gli allenamenti. Qui invece si sta pensando alla riapertura del campionato, non escludendo una prossima chiusura. Una volta che si iniziano le trasferte, il pericolo di contaminazione è piĂą alta, basta un solo giocatore e si blocca il campionato”.
Bravi dimettetevi tutti e andate ad aiutare i vostri colleghi che lavorano notte e giorno nelle terapie intensive