Continua a tenere banco, in casa Toro, la questione legata ai terzini destri, per un reparto quanto mai passibile di mutamenti, al termine di questa sessione di mercato. In bilico, infatti, non è soltanto Matteo Darmian, ma anche Bruno Peres, ed è per questo motivo che la ricerca di Petrachi per un sostituto con caratteristiche più “da titolare”, con maggiori velleità, cioè, di essere da subito il primo giocatore a disposizione di Ventura per quella zona del campo. Di qui, il sondaggio per Zappacosta; di qui, anche quello per Jacopo Sala, che ha sì appena rinnovato con il Verona, ma per una mossa che è sembrata soprattutto volta a confermare l’alta valutazione del cartellino da parte degli scaligeri: non meno di 5 milioni.

 

Una trattativa non ancora avviata, certo, perché molto dipenderà dalle cessioni di casa Toro: dovesse partire uno solo dei due terzini che hanno disputato la scorsa stagione in granata, allora l’obiettivo sarebbe più volto a un acquisto di prospettiva. Altrimenti, cosa che sta effettivamente avvenendo, si guarderebbe anche a giocatori più pronti, in grado di mantenere elevato il tasso tecnico in quel reparto.

 

Non solo Darmian, appunto, ma anche Peres, che è ambito, in maniera molto concreta, dalla Roma. Sabatini sta raccogliendo il gradimento del giocatore, ma deve alzare a oltre 10 milioni la proposta di acquisto da presentare sulla scrivania di Cairo, per convincerlo a cedere: un’operazione complessa, ma non impossibile, che non comprenderà Carbonero (seguito dal Toro, che vuole però trattarlo separatamente). Intanto, il giocatore l’8 luglio, al raduno della squadra presso l’Hotel Boston, non ci sarà: gode di un permesso speciale, essendo diventato da poco padre di famiglia. Il suo arrivo è posticipato, secondo i programmi, di qualche giorno, ma dovrebbe aggregarsi fin dal primo giorno con la squadra, a Bormio. I discorsi di mercato, però, si fanno sempre più fitti: e il Toro si aspetta dal giocatore un segnale chiaro.

 


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