Davanti a sé ha un futuro ancora tutto da scrivere e da scoprire: quello prossimo racconta, però, che Claudio Morra firmerà il primo contratto da professionista, un triennale che lo legherà al Toro fino al 2018. In mattinata la firma sull’accordo, alla vigilia di un’altra giornata speciale, quella di domani. Perché l’attaccante classe ’95 che con i suoi gol ha trascinato la Primavera in finale scudetto ha ricevuto la chiamata dallo staff della Prima squadra e sarà pronto a radunarsi insieme al resto del gruppo domani sera, prima della partenza di domenica prossima per Bormio. Un’esperienza assolutamente unica che prima di lui hanno avuto la fortuna di vivere i giovani cresciuti nel vivaio granata, da Aramu a Parigini, a Chiosa (che partirà col la squadra di Ventura). 

Negli ultimi 12 mesi la vita del giocatore è completamente cambiata: nella final-eight del 2014 era stato colui che, esattamente come quest’anno, aveva portato in finale la Primavera, prima di arrendersi ai calci di rigore. Poi un anno da protagonista con la squadra di Moreno Longo e una stagione che prima delle emozioni di Chiavari aveva visto l’attaccante convocato da Ventura per il match casalingo contro il Cesena. L’esordio non era arrivato (allora entrò Rosso per la seconda volta dopo l’apparizione a San Siro) ma ora Claudio Morra potrà riassaporare nuovamente quelle sensazione. 

 

Un futuro da scrivere perché l’esperienza in ritiro con Ventura sarà solo la prima con i “grandi”: il giocatore andrà a farsi le ossa in prestito e avrà a che fare con il mondo del professionismo a partire dalla prossima annata. Destinazione ancora incerta: in Lega Pro la Lucchese lo ha seguito con un occhio di riguardo mentre il caos in Serie B ha bloccato ogni trattativa. 

 

 


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