Continua l’analisi della nuova Primavera di Moreno Longo: dopo la difesa è ora la volta del centrocampo granata, tra volti vecchi e nuovi giocatori pronti ad aggregarsi ai campioni d’Italia. 

 

Per la nuova stagione che si aprirà il prossimo 12 settembre, in mezzo al campo Longo potrà puntare su giocatori che già da diversi anni indossano la maglia granata, ma è anche il reparto che ha ancora bisogno dei maggiori investimenti e rinforzi. Il ruolo di leader sarà di Federico Zenuni: indicato anche come uno dei probabili capitani della Primavera 2015/2016, dovrà essere in grado di ripetersi ai livelli di quest’anno. Anche lui è stato uno dei protagonisti delle Final Eight, e con Zaccagno ed Edera avrà il compito di trascinare i compagni alla difesa del Tricolore. Potrà farlo con al fianco un altro elemento che di Toro è già esperto, come Andrea D’Orazio. Il centrocampista è stato falcidiato dagli infortuni in questi ultimi anni, ma ora è pronto a recuperare il tempo perso in infermeria. Ha anche l’obiettivo di rientrare nel giro della Nazionale, che a causa dei problemi fisici ha dovuto abbandonare. Le qualità di palleggiatore e di interditore ci sono, nel centrocampo di Longo può recitare un ruolo da protagonista.

 

 

Sarà invece all’esordio in Primavera Kader Kouakou, il classe ’98 di cui si dice un gran bene. Con Menghini, negli Allievi, faceva l’El Kaddouri della situazione: posizionato come interno sinistro in un centrocampo a tre, ha un’ottima visione di gioco, dei buoni piedi e un grande tempismo per gli inserimenti. Con Longo crescerà ancora, ma la concorrenza in mezzo al campo sarà agguerrita. Si sono infatti uniti alla Primavera granata i nuovi acquisti Segre e Bortoletti. Il primo arriva al Milan ed è stato strappato ad un’ardua concorrenza, il secondo era di proprietà della Pistoiese ed è stato coinvolto nello scambio con Proia.
Tra gli ultimi giocatori ad essersi aggregati c’è Gianluca Piccoli, regista arrivato dal Varese da svincolato, dopo il fallimento della squadra lombarda.

 

 

Infine, c’è Stefano Tindo, aggregato alla formazione di Longo per le Final Eight di Chiavari. Punto fermo della Berretti di Migliaccio, nella stagione che sta per cominciare farà parte della Primavera: dotato di un buon fisico, è bravo sia ad impostare che nella rottura del gioco avversario. Ha ancora bisogno di crescere molto, e con Longo potrebbe fare il decisivo salto di qualità. 


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