Dopo la difesa e il centrocampo della nuova Primavera tocca ora analizzare l’attacco: ecco su quali giocatori potrà contare Moreno Longo nella prossima stagione.

 

Senza Morra e Rosso, i veri trascinatori non solo dell’attacco, ma proprio di tutta la squadra, Longo dovrà inventarsi delle alternative nel suo prossimo reparto offensivo. Questa dovrà essere la stagione della consacrazione di Simone Edera, talento classe ’97 blindato da Cairo con un contratto da big. A Chiavari, ha dimostrato di saper mantenere i nervi saldi segnando il rigore più pesante della stagione, quello decisivo per lo Scudetto contro la Lazio, e in tutte le gare è entrato a partita in corso, riuscendo sempre a cambiarle. Longo lo vuole responsabilizzare sempre di più, visto che il suo problema è la mancanza di continuità. Deve ancora maturare, ma la stagione già disputata con il tecnico gli ha portato tutta l’esperienza necessaria per diventare protagonista nell’anno 2015/2016.

 

Tra gli attaccanti, ci sarà il terzo fuoriquota, dopo i difensori Mantovani e Procopio: si tratta di Gabriel Debeljuh, il gigante croato che deve migliorare molto sotto porta. Tanto lavoro sporco per lui, che inevitabilmente lo penalizza nella finalizzazione e nelle conclusioni a rete. Per diventare un grande attaccante, dovrà unire le due fasi di gioco, e dimostrare, come fanno tutti i fuoriquota, di essere in grado di caricarsi il peso della squadra sulle spalle. Sarà aiutato dal volto nuovo Bortolut, prelevato a titolo definitivo dal Cittadella. Un metro e novanta di potenza, capace di segnare otto gol nelle 38 presenze collezionate in Veneto: un prospetto molto interessante, che ha già capito quanto sia importante l’occasione rappresentata dal Toro.

 

Poi ci sono Candellone e Martino, aggregati alla spedizione Final Eight di giugno scorso, vogliosi di ripetere in Primavera i gol e le belle prestazioni garantite con la maglia della Berretti, e infine De Luca, bomber degli Allievi di Menghini. Dal classe ’98 ci si aspettano grandi cose, è giovane ma ha il fisico da grande, da vero attaccante, e con l’entusiasmo del “ragazzino” vuole mettere in difficoltà Moreno Longo. 


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