Nemmeno l’anno dello scudetto targato Pulici, il Torino era riuscito a vincere alla prima di campionato. La squadra di Radice perse 1-0 contro il Bologna, ma seppe poi consolarsi nell’incontro successivo (3-0) e dare il via a una stagione esaltante e, semplicemente, perfetta. Nella sua storia, il Toro ha sovente faticato a inizio campionato, vedendosi smorzato l’entusiasmo della ripresa dopo la preparazione estiva. Succedeva al Grande Torino: è incredibile pensare che la squadra di capitan Valentino perdeva nel 1942 in casa dell’Inter per 1-0, l’anno successivo per 2-1 nel derby con la Juve o che, quello dopo ancora, pareggiava 1-1 contro la Triestina. Solo due successi (contro il Napoli 4-0 nel 1947 e poi nella maledetta stagione 1948/49, 4-1 sulla Pro Patria) dimostrano come anche in passato, negli esordi, il Toro ha faticato parecchio. Fino ad arrivare all’era Cairo.
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Se, in effetti, erano ben 22 anni che il Torino non riusciva in Serie A a vincere alla prima di campionato in trasferta (3-0 a Piacenza con Carbone, Silenzi e Poggi), è altrettanto vero che dal 2005 soltanto in un’occasione il Torino è uscito sconfitto. Fu a Torino, contro il Varese, quando i granata allenati da Lerda partivano con tante incognite e venivano sopraffatti dagli avversari grintosi ma piuttosto modesti, con un 2-1 che avrebbe dovuto suonare come un enorme campanello dall’arme per la dirigenza granata. Il campionato, poi, andò male, e spalancò le porte all’arrivo di Ventura, che merita un capitolo a sè.
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Prima del tecnico ligure, ad ogni modo, il Torino conta la vittoria “della rinascita” contro l’AlbinoLeffe (con il famoso gol di Fantini), il pareggio casalingo contro il Parma nel campionato della Serie A, il pareggio in casa della Lazio per 2-2 (segnarono Vailatti e Rosina), il 3-0 secco contro il Lecce nell’anno della retrocessione, lo 0-3 in casa del Grosseto con Colantuono. Buoni risultati, raramente seguiti da buoni campionati, tendenza che invece è cambiata negli ultimi anni.
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Con Ventura in panchina, intanto, il Torino non ha mai perso alla prima di campionato. Vinse in trasferta ad Ascoli per 2-1 il primo anno, pareggiò 0-0 a Siena il secondo in Serie A, vinse 2-0 col Sassuolo il terzo, l’anno dell’Europa, pareggiò 0-0 con l’Inter la scorsa stagione. Buon ruolino di marcia per la compagine dell’allenatore che ieri, finalmente, è riuscita a rompere anche il tabu (l’ennesimo) sopracitato, in casa del Frosinone. Frosinone, che, per altro, era una matricola esattamente come i neroverdi di due stagioni fa. Un buon modo per cominciare la rincorsa all’Europa League, partendo con un entusiasmo e con tre punti che lasciano ben sperare per il prosieguo del campionato.
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