L’infortunio di Maksimovic, che si aggiunge a quello di Bovo, crea a Ventura non pochi problemi. La difesa, il reparto più affidabile e sicuro di tutto il Toro, rischia di affrontare buona parte dell’inizio del campionato in piena emergenza. Il serbo, infatti, superato perfettamente l’intervento al piede, sarà fuori per almeno due mesi e nel caso in cui Bovo tardasse a recuperare Ventura dovrà trovare la soluzione migliore per rendere la difesa quel muro invalicabile che si è dimostrato in questi anni.

 

Soluzioni che il mister ha testato nell’amichevole di ieri contro la Pro Settimo Eureka vinta dai granata per 9-0. Jansson a destra, Silva a sinistra e, complice l’assenza di Glik per gli impegni con la nazionale, Vives al centro. Questa la difesa schierata dal primo minuto che si è dimostrata precisa e molto affiatata, complice anche un avversario mai realmente pericoloso. Nel secondo tempo, poi, l’ingresso di Moretti al posto di Silva ha dato ulteriori conferme sulla solidità del reparto difensivo granata, nonostante i problemi legati alle assenze.

Una bella dose di fiducia in vista della prossima partita di campionato contro il Verona. Certo l’emergenza infortuni non può non preoccupare, ma come spesso ha ribadito Ventura non sono i singoli a fare la differenza, bensì il gruppo. E allora ecco che anche contro il Verona lo svedese Jansson potrebbe avere l’occasione di mettersi ulteriormente in mostra e magari ritagliarsi un piccolo spazio da titolare, almeno fino al rientro di Maksimovic. Il ritorno di Glik dopo la spedizione con la nazionale polacca, invece, riporterà in difesa uno dei giocatori più importanti di questo Toro, bloccando le porte a Vives che difficilmente verrà schierato come centrale. Il centrocampista, tuttavia, non è nuovo a esperienze di questo tipo: basti pensare alla discreta prestazione messa in campo due stagioni fa nella splendida partita contro l’Inter terminata 3-3. Ed ecco che proprio Vives potrebbe quindi rivelarsi un jolly prezioso,  al quale Ventura potrebbe ricorrere cambiando completamente la fisionomia della sua creatura. Nessun dubbio, invece, sulla sinistra, dove Moretti resta una sicurezza indiscussa.  

 

Insomma, i problemi non si possono ignorare e preoccupano non poco tifosi e ambiente ma il mister ha in questi anni dimostrato di saper guidare la sua squadra attraverso  imprese ben più complicate, uscendone sempre a testa alta e molto spesso con risultati estremamente positivi. Nessun dubbio quindi sul fatto che anche questa volta saprà trovare la soluzione migliore per il suo Toro perché il gruppo, quello no, di certo non manca. 


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