È il giorno di Andrea Belotti. L’acquisto intorno al quale c’è moltissima curiosità da parte dei tifosi granata si presenta oggi ai media nella conference room dell’Olimpico. Ecco le sue prime parole da attaccante del Toro, che viene salutato da Cairo, presente quest’oggi alla presentazione: “Volevamo fortemente Andrea” afferma il presidente. “È un piacere essere qui, dopo la presentazione dello sponsor Beretta, presento oggi Belotti. È il mio acquisto più costoso in dieci anni, non è la ciliegia sulla torta dei miei dieci anni, ma potrei proprio dire la torta. È colpa di Zamparini (ride, ndr), non sua: era il nostro obiettivo principale, l’abbiamo aspettato. Quando prendemmo Zappacosta parlammo anche di lui, avendo lo stesso agente. Ci fu un po’ di trattativa con Zamparini, e mi ricordo che quando stavo tornando dall’Elba ho ricevuto un messaggio – abbiamo praticamente trattato via sms, o con brevissime telefonate – dal patron rosanero che mi ha dato la sua disponibilità. Era il 16 agosto, mi chiese di non trattare troppo. Con quello che gli avevo dato in passato, e anche per acquisti non sempre brillantissimi! Non volle saperne di bonus, vista la plusvalenza di Darmian, che lui mi aveva venduto a poco. Non ne ha voluto sapere, e abbiamo deciso di chiudere così. Le alternative a Belotti le tenevamo in stand.by, ma volevamo proprio lui, persona splendida, prima ancora che ottimo calciatore“.

 

Parla quindi l’attaccante granata: “Mi sento bene, fin dal primo giorno in cui sono arrivato qui. Mi hanno accolto tutti benissimo, mi sento pronto, so quello che mi chiede il mister e quello che devo fare con i miei compagni. Le scelte poi le fa naturalmente il mister“.

 

Al Toro, Belotti ha detto praticamente subito sì: “Mi chiamò il direttore Petrachi, che mi passò Ventura che disse che mi voleva fortemente al Toro. Poi appunto Zamparini, che in realtà subito mi aveva messo sul mercato, ha fatto un po’ di tiraemolla. Ma Torino è stata la mia unica scelta, sono contento di essere qui“.

 

E adesso è pronto per giocare in attacco, ci possono essere problemi di modulo? “Già a Palermo avevamo giocato con il 3-5-2, per cui questo non è uno schema nuovo. Ma starà a me fare in modo che Ventura mi scelga, io sono disponibile a giocare ovunque, a seconda di quello di cui c’è bisogno. A due ho già giocato molto, spero di avere presto la mia chance“.

 

Su Zamparini: “Ha sempre cambiato idea, mi dichiarava un giorno incedibile e cedibile. Un anno fa diceva che sarei potuto valere 25 milioni, ora ha detto quel che ha detto, parlando anche di Dybala. Palermo è stata una bella favola, ma conclusa. Di Torino mi han parlato bene in tanti, anche Maresca, cosa che mi ha colpito molto visto il suo trascorso juventino. Ma io avevo già fatto la mia scelta, l’ho preso come un ottimo consiglio“.

 

Mia nonna è sempre stata la mia prima tifosa, mi ha seguito ovunque quando ero piccolo, mio nonno era mancato quando sono nato, ho sempre vissuto con lei. C’è un legame importante, sarà la mia tifosa numero 1. Se sento la pressione di essere al Toro? No, so che sono arrivato in una grande squadra, posso dare tanto qui, non sento troppa pressione, sono giovane e posso davvero migliorare tanto“.

 

Dove può arrivare questo Toro? “In alto, a Frosinone non è stato facile e abbiamo vinto, contro la Fiorentina pure. Dobbiamo concentrarci partita dopo partita, quel che verrà, verrà ma sappiamo di avere una base molto competitiva. Se andremo a prenderci qualcosa di importante, ce la prenderemo ben volentieri. L’Europa League? È un obiettivo, cercheremo di raggiungerlo“.

 

Tiene poi Belotti a concludere la conferenza stampa con il ringraziamento: “A Palermo, a chi ha creduto in me e ai tifosi. Mi hanno sempre voluto tanto bene, capisco che a loro sia dispiaciuto, ma ci tenevo davvero a ringraziarli, perché anche grazie a loro sono migliorato molto in questo anni, e per quanto la storia sia conclusa, ci tenevo a far sapere l’affetto che provo per loro“.


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