Analizzando il match tra Torino e Milan, Andrea Gervasoni si è confermato un arbitro che entra spesso in stato confusionario. Dopo l’errore in Palermo – Torino dello scorso campionato (più dell’assistente Ghersini che suo in realtà) e gli orrori in Samp – Torino della stagione precedente, anche stavolta l’arbitro di Mantova è stato protagonista di decisioni opinabili e di una gestione complessiva piuttosto approssimativa.

 

Al 3’ da segnalare un bel gesto di fair play di Quagliarella che mette il pallone in fallo laterale con Montolivo e Bertolacci a terra, poi al 6’ sempre per un dubbio fallo di Quagliarella su Cerci scatta bene la trappola del fuorigioco della difesa di casa sul calcio di punizione susseguente. Al 12’ il primo cartellino giallo della partita è per Kucka per un fallo da dietro su Baselli. Al 20’ ammonito lo stesso Baselli per fallo di ostruzione su Cerci. Un minuto dopo l’arbitro non rileva un fallo di Gazzi su Bonaventura al limite dell’area granata, poi aiutato anche dagli assistenti vede i tocchi di braccio di Acquah e Maxi Lopez in zona d’attacco. Tuttavia la sensazione che offre è sempre quella di indecisione e di utilizzo di metri difformi. Al 30’ Bovo rischia l’ammonizione per un’entrata a gamba tesa su Bonaventura al limite dell’area ma Gervasoni concede solo la punizione. Al 42’ la confusione del direttore di gara è evidente allorquando per un fallo sempre sulla soglia dell’area granata ammonisce Glik anziché Gazzi, autore del fallo su Bonaventura (la sanzione verrà poi corretta nell’intervallo, nel referto il giallo è comminato al centrocampista).

 

Non cambia la musica nella ripresa: al 51’ punito col cartellino giallo (severo ed inspiegabile dal momento che ne erano stati condonati altri simili) un tocco di braccio apparentemente fortuito di Bonaventura. Al 58’ è graziato Vives che rischia il cartellino per un intervento su Montolivo. Al 62’ altro caso emblematico della scarsa vena del direttore di gara: il solito Bonaventura sta per entrare in area dalla sinistra dell’attacco rossonero quando al limite è toccato da dietro in modo fortuito da Maxi Lopez; l’esterno di Mihajlovic però, dopo il contatto, entra dapprima in area lasciandosi poi cadere in modo davvero plateale e trovando solo l’indifferenza di Gervasoni il quale non abbocca nel concedere il penalty ma non fischia né il calcio di punizione dal limite né ferma il gioco per ammonire per la seconda volta l’ex atalantino che a quel punto avrebbe lasciato in dieci la propria squadra. Sullo sviluppo dell’azione poi il Milan trova comunque il gol del vantaggio. Al 68’ corretta la valutazione dell’assistente che valuta in posizione regolare Bacca lasciato solo dai difensori granata e tenuto in gioco da Zappacosta. Al 73’ giusto convalidare il gol di Baselli: sul lancio di Quagliarella, Belotti è in posizione regolare e fa sponda a Baselli con la spalla, non con il braccio come chiesto dai milanisti. Al 75’ ammonito Bovo per una trattenuta a Bonaventura. Al 79’ stessa sorte per Romagnoli per fallo di ostruzione su Belotti. All’85’ su un cross basso di Maxi Lopez, Alex interviene in scivolata e il pallone impatta sulla coscia e poi forse anche sul braccio, l’argentino invoca il rigore che giustamente non gli viene concesso. Due minuti più tardi ammonito anche Diego Lopez per proteste plateali. All’89’ ancora una volta l’arbitro grazia Bonaventura che entra in ritardo su Baselli. Al 93’ viene allontanato dalla panchina granata il vice di Ventura Sullo per proteste in seguito ad un fallo (non rilevato dall’arbitro) di Abate su Belotti lanciato a rete.

 

Dopo questo match il bilancio di Gervasoni col Torino in campionato è di tre vittorie, cinque pareggi ed una sconfitta.


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