Nel turno infrasettimanale il Torino ospiterà il Genoa di Gasperini. Entrambe le squadre vengono da una brutta sconfitta e sono alla caccia del riscatto. I rossoblù, nonostante qualche cambio di interpreti, hanno mantenuto l’impianto di gioco tipico del tecnico: 3-4-3 o 4-3-3 molto offensivi, con un grande e fondamentale apporto degli esterni chiamati a fare la differenza in fase offensiva e a ripiegare in fase difensiva.

 

Uno dei migliori della passata stagione, Iago Falque, è passato alla Roma e, adesso, la qualità dell’attacco genoano è tutta nei piedi dell’argentino Diego Perotti. Il numero dieci è rimasto, nonostante le tante offerte ricevute in sede di calciomercato, diventando, ancor di più, il fulcro del gioco dei genovesi. Non un grande goleador, ma un giocatore dalle enormi capacità di dribbling di assist. A sfruttare i cross di Perotti, ci sarà Pavoletti, deputato a finalizzare tutta la mole di gioco prodotta dai compagni. L’attaccante ex Sassuolo ha un ottimo feeling con il gol e cerca la stagione della definitiva consacrazione. Per completare l’attacco Gasperini può scegliere tra Diego Capel, Gakpè e Lazovic, visto l’infortunio di Pandev. I primi due hanno mostrato ottime qualità, ma hanno alternato buone prestazioni, ad altre deludenti. Lazovic, invece, ha avuto meno spazio e non è ancora riuscito a incidere.

 

A centrocampo il volto nuovo è quello dell’ex granata Dzemaili, giocatore molto pericoloso in fase realizzativa, viste le sue grandi capacità balistiche. La difesa si poggia ancora sulle spalle dei veterani Burdisso e De Maio con Izzo e Munoz a giocarsi un posto nel terzetto. Tra i pali è rientrato dall’infortunio Mattia Perin che, nonostante sia ancora lontano dalla migliore condizione, ha già fatto vedere qualche buon intervento, come nella passata stagione. Uno dei migliori portieri italiani.

 

 


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