ZACCAGNO 6: prende tre gol ma senza particolari colpe. Nella ripresa compie anche due ottimi interventi, il primo su Jakupovic, il secondo su Tavernier. Quest’ultima parata sul parziale di 2-0.

 

CARISSONI 6: in fase offensiva lo si vede poco, ma è bravo in fase difensiva ad arginare le scorribande di Mondal. Cala nel finale, insieme a tutta la squadra, quando il gol di Pattison chiude i giochi.

 

MANTOVANI 6.5: è lui a riaccendere una fiammella di speranza dopo la rete del 2-1 di Tavernier, segnando di testa il momentaneo 3-1. DĂ  tutto quello che ha per la causa, non risparmiandosi mai. Esce stremato nel finale. (st 39′ TINDO sv)

 

AURILETTO 6: è un classe ’98, ed ha quindi un anno in meno rispetto a molti compagni di squadra, ma non lo fa vedere. Gioca con autorevolezza, arginando gli attacchi avversari.

 

ORIGLIO 6.5: sopratutto nel primo tempo si rende protagonista di una serie di buoni interventi, recuperando palloni preziosi. Buono anche il suo contributo in fase offensiva.

 

SEGRE 5.5: Longo lo schiera al fianco di Piccoli per sostituire l’infortunato Osei. L’ex centrocampista del Milan fatica però piĂą del dovuto in mezzo al campo e non riesce a far valere tutte le proprie qualitĂ  (st 1′ CANDELLONE 7.5: pochi minuti dopo il suo ingresso in campo segna la rete che sblocca la partita e fa sperare nell’impresa. Suo anche il cross da cui arriva il momentaneo 2-0 di Edera)

 

PICCOLI 6: un suo intervento in scivolata in area di rigore, nel primo tempo, fa venire i brividi. Il centrocampista, nell’occasione, è bravo a prendere il pallone ed evitare le gambe dell’avversario. Alterna buone cose a qualche errore di troppo in fase di impostazione.

 

EDERA 7: suo il gol del momentaneo 2-0 che fa credere l’intero Olimpico nel miracolo. Ogni volta che ha la palla tra i piedi dĂ  l’impressione di poter far male agli avversari. Oltre a segnare fa anche segnare, è infatti lui a lanciare Candellone in occasione del primo gol.

  

BERARDI 6: inizia la partita da attaccante centrale, poi nella ripresa si sposta sulla fascia sinistra. A differenza che nella partita contro la Lazio in Supercoppa non riesce ad incidere come sa fare (st 28′ TOBALDO 6: nei pochi minuti che ha a disposizione è autore di qualche buono spunto)

 

BORTOLUZ 5.5: prova a sfruttare tutto il suo fisico, lottando e facendo sponde. Spesso però è troppo macchinoso. Si divora il 2-0 controllando male il pallone davanti al portiere, ma per fortuna Edera rimedia al suo errore scagliando la palla in fondo alla rete.

 

ZENUNI 6: partita di qualitĂ  ma anche di sacrificio dell’esterno albanese. Gioca prima come ala, poi come mediano. Solo un fallo di frustrazione a gara ormai compromessa gli impedisce di finire la partita: l’arbitro lo manda sotto la doccia prima del triplice fischio 

 

All. LONGO 7: succede quello che si era augurato alla vigilia. Il suo Toro ci crede, combatte, soffre e non dermorde. Nessun rimpianto per questa Primavera, fuori a testa altissima dalla Youth League


Longo: “I ragazzi hanno dato tutto. Sono arrabbiato perchĂ© volevo vincere’

Primavera, una notte da leoni: cuore e muscoli ma l’Europa è amara