Obiettivo 30 punti. Non sarà facile, ma nelle quattro gare che mancano, con 12 punti in palio, il Torino può tentare di arrivare al termine della prima parte della stagione con otto punti in più rispetto ai 22 attuali, che lancerebbero prepotentemente la compagine di Ventura in lizza per l’Europa League, sebbene in un campionato così livellato ai piani alti come quello attuale. Un obiettivo difficile, certo. Ma concreto. Soprattutto perché, certificano i numeri, pensare di fare 30 punti in mezza stagione vuol dire che, ragionevolmente, e con una rosa adeguata (quale quella granata), l’ingresso in Europa sia tutt’altro che utopistico.
D’altra parte, soltanto se pensiamo agli scorsi due anni, le quinte classificate ottennero 60 punti (l’Inter, stagione 2013/2014) o 63 (il Napoli lo scorso anno), con le seste, che in Europa entrano solo se a vincere la Coppa Italia è una squadra già di diritto qualificata dal campionato, rispettivamente a quota 58 (il Parma) e 59 (il Genoa). 60, quindi, il “numero magico”, che dovrebbe permettere di raggiungere con una certa tranquillità un traguardo che, tacitamente ma non troppo, la compagine granata si è prefissato a inizio stagione.
Di fronte al Toro, quattro squadre. Due relativamente affrontabili: l’Udinese in casa, prima della sosta natalizia e l’Empoli, sempre all’Olimpico, nell’ultima giornata d’andata. Due, invece, decisamente più ostiche: il Sassuolo sabato prossimo e il Napoli alla ripresa dopo le vacanze, nel giorno dell’Epifania. Non un calendario facile, ma nemmeno impossibile, per un Torino che vuole tentare l’impresa anche per superare il miglior piazzamento finora conseguito con Ventura in panchina. Che non fu l’anno scorso, quando Quagliarella e compagni arrivarono al giro di boa al tredicesimo posto, con 22 punti (finirono a 54, al nono), vale a dire quanti ne hanno ora i granata. Meglio, come intuibile, l’anno precedente, quando Cerci e Immobile già trascinavano la squadra al settimo posto, a quota 26, per poi arrivare a fine campionato a 57 punti.
E in una stagione più complicata (non tanto per il Toro, quanto proprio per l’andamento del campionato) come quella attuale, Glik e compagni hanno la possibilità di fare meglio. Decisamente meglio. Dimostrandosi la squadra con ambizioni europee non solo sulla carta, ma in campo. Otto punti, quindi. Difficile, ma non impossibile. La mini tabella per la fine del girone di andata è già pronta.