Tre sconfitte e due vittorie in cinque partite. È questo lo score che il Toro ha ottenuto nel mese di maggio. Dopo i successi di aprile e la speranza riaccesa, anche se piccola, di un posto in Europa la truppa di Ventura incappa in due sconfitte consecutive che infrangono definitivamente i sogni di Coppa. La prima arriva contro l’Empoli il 6 maggio. Difficile non ricordare quella partita: inizialmente prevista per lunedì 4 maggio, viene spostata prima al martedì successivo alle 18:30 per permettere al Toro di celebrare le commemorazioni del Grande Torino, e successivamente alle 15 di mercoledì pomeriggio. Uno slittamento ulteriore spiegato come la conseguenza dell’assalto al pullman della Juventus avvenuto nel derby vinto dai granata. Una misura di sicurezza che, insieme alla limitazione degli ingressi ai soli abbonati e ai bambini della scuola calcio, contribuisce a lasciare l’Olimpico quasi deserto. Ma i colpi di scena non sono di certo solo questi. Dopo appena 3 minuti, infatti, Padelli pasticcia su un rinvio e segna un incredibile autorete che porta gli ospiti in vantaggio Un errore a dir poco grossolano al quale però la squadra non riesce a far fronte e, nonostante il tempo sia dalla parte degli uomini di Ventura, il pareggio non arriva. Una sconfitta amara per i granata e tre punti per l’Empoli che si può dire matematicamente salvo.

 

Se quella contro l’Empoli ha rappresentato uno brutto stop dopo un mese esaltante, la partita contro il Genoa rappresenta la sconfitta più pesante del Toro targato Ventura. I padroni di casa, che per l’occasione scendono in campo con una maglia completamente blu per celebrare l’anniversario del primo scudetto, aprono le marcature al 17’ del primo tempo con un gol di Iago Falque. Il Toro reagisce solo al 60’ quando trova il momentaneo pareggio con El Kaddouri, prima del dilagare del Genoa. Nell’ultima mezz’ora di gioco, infatti, gli uomini di Gasperini mettono a segno altre 4 reti grazie a Tino Costa, che sigla una personale doppietta, Bertolacci e Pavoletti. Il match si chiude sul 5-1 per i padroni di casa e il Toro può definitivamente dire addio all’Europa League.

 

La settimana successiva, all’Olimpico arriva il Chievo con il quale il Toro torna alla vittoria grazie ad una bella doppietta di Maxi Lopez ma i festeggiamenti durano poco. Nel posticipo della domenica successiva, infatti, i granata sono ospiti del Milan a San Siro e la serata non è certo delle più piacevoli. In una partita che vede addirittura tre espulsioni, Zaccardo e Molinaro per gioco scorretto e il tecnico rossonero Inzaghi per frasi irriguardose nei confronti dell’arbitro, il Milan si impone sui granata per 3-0. A segno vanno EL Shaarawi, con una doppietta, e Pazzini che sigla il terzo gol su rigore. Unica nota positiva, l’esordio in prima squadra del granata Rosso, in forza alla Primavera di Longo, subentrato al 71’ al posto di Martinez.

 

Prima di mandare in archivio la stagione 2014/2015, però, il Toro ha ancora due impegni. Il primo è l’amichevole del 28 maggio contro l’Alpignano, una partita infrasettimanale giocata proprio in casa della formazione militante nel campionato di Promozione. Un match, vinto poi dai granata per 10-0, nel quale prima del calcio di inizio, sono state consegnate alcune targhe celebrative a Ventura, Darmian, Glik e Padelli. Ma l’ultimo vero impegno della stagione che volge al termine è rappresentato dall’ultima partita casalinga contro il Cesena nella quale il Toro si impone per 5-0. Una goleada firmata Martinez, Maxi Lopez, che sigla una doppietta, Benassi e Moretti. Al termine della partita che ha visto anche l’esordio in Serie A del neo portiere Ichazo e la sostituzione di Darmian uscito tra gli applausi e le lacrime di tutto l’Olimpico, i granata hanno poi salutato tutti i propri tifosi in un giro di campo che, per alcuni, significa proprio l’addio alla maglia granata.

 

Si conclude così una stagione spettacolare, fatta di grandi partite come Bilbao e il derby e di qualche delusione come la mancata conquista dell’Europa League. Ma l’anno del Toro non è ancora finito: tutt’altro. Il 10 maggio, infatti, i ragazzi di Longo battono l’Entella per 1-0 grazie ad un gol Morra aggiudicandosi così l’ingresso alle Final Eight: il primo passo verso lo scudetto. Una partita in verità dall’esito abbastanza scontato: i granata sono lanciatissimi e sanno di non poter mancare all’appuntamento. In palio c’è appunto il passaggio matematico alla Final Eight, a coronamento di un campionato condotto magistralmente dai ragazzi di Longo. Una prima gioia, a maggio. Ne seguirà una ben più dolce poco meno di un mese dopo.

 


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