Dopo un ottobre più di bassi che di alti, novembre è il mese che segna il ritorno alla vittoria del Torino. Dopo quasi due mesi dal successo casalingo contro il Palermo, la squadra di Ventura il 22 novembre torna a vincere. Lo fa sul difficile campo dell’Atalanta: 0-1 il risultato finale. Il gol è ancora una volta di Cesare Bovo, dopo quello nel derby due settimane prima.

Prima del successo all’Atleti Azzurri d’Italia il Toro aveva però perso la prima partita casalinga dell’anno per mano dell’Inter capolista. I nerazzurri passano in vantaggio con Kondogbia nell’unica azione pericolosa della sua partita. Il tentativo di rimonta granata si infrange sui guantoni di uno strepitoso Handanovic, miracoloso su Quagliarella e Belotti.

 

L’appuntamento con il primo gol in maglia granata del “Gallo” è rimandato solo alla successiva sfida contro il Bologna. L’attaccante granata al minuto 30 della ripresa sblocca una partita molto complicata con un bellissimo spunto di forza e con rabbia batte Mirante sul primo palo. L’Olimpico esplode di gioia come tutta la panchina granata: Belotti si è sbloccato e il Toro è tornato a alzare la cresta. A coronare una serata speciale ci pensa Giuseppe Vives che a pochi secondi dal triplice fischio inventa un gol da posizione praticamente impossibile. È il 2-0 finale. Seconda vittoria consecutiva per i granata. Finalmente sprazzi del Toro che tutti hanno apprezzato in avvio di stagione. 

 

Il mese di novembre è stato importante anche per la Primavera granata. Dopo aver battuto la Lazio nella finale scudetto di giugno, la formazione di Moreno Longo concede il bis all’Olimpico aggiudicandosi la Supercoppa Italiana, sempre ai danni dei biancocelesti. Dopo essere passata in svantaggio, la squadra granata nella ripresa trova il pari con Berardi. Martino dal dischetto avrebbe poi l’occasione per chiudere i giochi prima del 90′, ma l’attaccante si fa ipnotizzare dal portiere avversario. Sono così necessari i tempi supplementari ai granata per poter festeggiare: al 104′ Bortoluz si ritrova davanti al portiere avversario e non sbaglia. È il gol del definitivo 2-1 che permette alla Primavera di alzare al cielo un altro trofeo.

 

 


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