Una svolta importante nel mondo del calcio italiano, profondamente alla ricerca di riforme e innovazione dopo anni di scandali che ne hanno turbato le più profonde fondamenta. Alla sollecitazione dell’International Board, che gestisce le regole del calcio, nei confronti della FIFA a proposito della ricerca di campionati-piloti nei quali sperimentare una maggiore tecnologia durante le gare, l’Italia ha infatti risposto presente.

 

La conferma arriva direttamente da Tavecchio, che ha confermato come “l’Italia sia stata tra le prime, se non proprio la prima, nazioni a muoversi in questa direzione. Gli effetti positivi della tecnologia sulla linea di porta sono positivi, e davanti agli occhi di tutti, adesso va applicata anche in altre zone del campo. L’obiettivo finale? Tutelare comunque la centralità e credibilità dell’arbitro, che resta l’unico garante sovrano della partita“.

 

Grande apertura, quindi, alla moviola in campo: oggetto di forti discussioni negli anni passati. L’applicazione, una volta individuati tutti i campionati-pilota, potrebbe già cominciare dalla prossima stagione, per verificare se, così come negli altri sport, gli effetti saranno più o meno benefici.

 


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