Il Toro è al bivio per Omar El Kaddouri, ed è tutto nelle mani di Cairo. De Laurentiis sta infatti aspettando una telefonata del presidente granata per valutare la proposta circa il possibile ritorno della mezzala sinistra all’ombra della Mole, prospettiva, questa, che solletica molto l’ex Brescia il quale si trova un po’ troppo chiuso a Napoli. Ma che da Napoli si sposterà solo per andare, eventualmente, a Torino. In questo, il centrocampista belga-marocchino è stato molto chiaro: non scaldano particolarmente altre ipotesi (sullo sfondo c’erano Atalanta e Bologna), perché da un lato con gli azzurri lotterebbe comunque per le alte posizioni di classifica; mentre dall’altro, in granata, ritroverebbe una squadra e un allenatore che conosce, e che lo conoscono, benissimo. Insomma, quasi una giocata sul sicuro, cosa che invece altrove non verrebbe garantita.

 

Di qui, quindi, la totale apertura da parte dell’entourage del giocatore, ribadita anche a inizio settimana, circa un nuovo trasferimento alla corte di Ventura. E il Napoli, che pensa di potersi privare della mezzala, non è contrario alla cessione: solo, richiede un obbligo di riscatto per un totale complessivo dell’operazione sui cinque milioni di euro, che hanno raffreddato gli iniziali desideri granata. Che poi dovranno pensare a cedere un elemento (Prcic, su tutti) per liberare il posto a centrocampo. Ma è un problema minore, e più facilmente risolvibile.

 

Prima, sarà necessario che Cairo si faccia avanti in maniera decisa, anche per accontentare le richieste del suo allenatore che vorrebbe un elemento in grado di alzare il tasso qualitativo della rosa dalla cintola in su. El Kaddouri aspetta. E aspetta solo il Toro. La partita si gioca sul tavolo dirigenziale. Il giocatore, di fatto, è già convinto.

 


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