Finalmente tre punti. Dopo le tre gare molto deludenti, il Torino torna a vincere e a sorridere in quel di Palermo, grazie a una prestazione nel complesso positiva. Ecco cosa è andato e cosa no nella sfida del “Barbera”.

 

TOP

 

IL “10” TRASCINATORE: prestazione super di Ciro Immobile, di quelle che fanno sorridere e fanno tornare alla mente la stagione d’oro del bomber granata, di un anno e mezzo fa. Corsa, tanta; qualità, molta. Gioco per i compagni e, soprattutto, il gol. Dopo aver nuovamente segnato dal dischetto, questa volta l’attaccante non fallisce su azione, realizzando la sua prima rete in movimento da quando è tornato all’ombra della Mole. Ci è voluta qualche partita, proprio come due anni fa, perché potesse ingranare anche con il gol. Ora che ci è riuscito, farà le fortune sue e del Toro? Lo si vedrà col tempo, ma il suo arrivo ha comunque cambiato volto all’attacco, e la prestazione di ieri conferma che, probabilmente, Torino è davvero l’ambiente giusto per esaltarlo.

 

LA SICUREZZA DI PADELLI: il periodo di riposo gli ha fatto bene. Già quando era rientrato, nuovamente al posto di Ichazo, mostrava maggiore intraprendenza nelle uscite, come a voler reagire dalle critiche che (non ingiustamente) gli erano piovute in passato. Ieri, con almeno due interventi decisivi, l’estremo difensore ha salvato il risultato, mostrando anche in porta una reattività che non deriva soltanto da questioni tecniche, ma mentali. Tanta concentrazione e, soprattutto, meno paura di sbagliare. Ha lavorato molto su se stesso e si vede. La sfida più bella sarà ora riuscire a confermarsi.

 

L’INTESA TRA BELOTTI E IMMOBILE: si diceva poco sopra che il numero 10 ha cambiato volto all’attacco del Toro. E la riprova si ha quando in diverse occasioni il suo compagno di reparto, Belotti, si trova solo davanti al portiere. Scambi in rapidità, finte, sovrapposizioni, tagli. La coppia funziona, e i dubbi sulla possibile incompatibilità sono stati fugati. Una volta erano Cerci e Immobile. Ora sono Immobile e Belotti. Con la speranza che, in futuro, possano durare un po’ di più.

 

FLOP

 

LE OCCASIONI SPRECATE: il rovescio della medaglia, rispetto a quanto detto immediatamente sopra è che, se da un lato la coppia Immobile-Belotti riesce a creare davvero tanto, dall’altro, però, sbaglia altrettanto. Se non di più. Contro la perforabile retroguardia rosanero, il 3-1 sta fin stretto. Ma il problema si porrà di più quando, di fronte, il Toro si troverà difese più organizzate, e le occasioni saranno di meno. Mandarle al macero in quella maniera rischierebbe di essere davvero delittuoso.

 

L’APPROCCIO TIMIDO: e anche un po’ troppo titubante, nervoso. La squadra è convalescente, ha paura di sbagliare. E la paura di sbagliare porta a errori davvero evitabili. Ne sa qualcosa la retroguardia granata, che ha subito un gol davvero evitabilissimo da parte del Palermo: un contropiede facile facile, facilmente neutralizzabile mantenendo bene le posizioni. Quello che era un punto di forza del collettivo, sta dimostrando delle falle preoccupanti, non di certo dovute alle doti tecniche, quanto piuttosto a dei black out nell’arco dei 90′. Black out da eliminare il prima possibile.

 

Clicca qui per vedere gli highlights della partita:

 

 




Toro, prezzi speciali per il Carpi: Maratona a 10 euro

Padelli si riprende la porta. E il Toro