“Questo Giudice ritiene che la condotta del calciatore Gagliolo non fosse sanzionabile ma, nel contempo, ritiene che il comportamento del Belotti non sia stato tale da integrare gli 159/438 estremi della “simulazione” in quanto la sua caduta al suolo, del tutto involontaria e non accentuata negli effetti, non era finalizzata a trarre in inganno il Direttore di gara”. Così recita il comunicato ufficiale emesso dal Giudice sportivo riguardo all’episodio che poteva cambiare le sorti di Torino-Carpi: il calcio di rigore per il presunto atterramento di Belotti nell’area biancorossa. Rigore che, stando alla immagini, non c’era ma che ha permesso a Belec di esaltarsi e al Torino di far venire a galla un altro dei suoi premi: l’assenza di un rigorista designato.
Fortunatamente per Belotti il Giudice Tosel, dopo aver ricevuto la segnalazione dell’episodio dal Procuratore Federale, ha ritenuto involontaria la sua caduta in area, come del resto è stata (dalle immagini è risultato evidente che l’attaccante sia scivolato senza cercare di trarre in errore l’arbitro Gavillucci), risparmiandogli una doppia ammonizione e un’ammenda come prevede il regolamento per i casi dei simulatori scoperti dall’occhio della tv.