Partita caratterizzata dai casi da rigore quella tra Torino e Lazio ieri allo stadio Olimpico piemontese. L’arbitro del match, il signor Davide Massa della sezione AIA di Imperia, nelle due diverse circostanze è stato piuttosto deciso ed ha concesso senza troppi indugi la massima punizione in entrambi i casi. Per il resto la direzione di Massa è stata piuttosto inflessibile ma con qualche discutibile eccezione.

 

Il primo caso da esaminare è relativo proprio al rigore concesso al Torino al 20’: Belotti, convergendo da sinistra, entra in area laziale dove è affrontato da Cataldi che lo ostacola frapponendo la gamba e toccando l’attaccante sulla coscia. Il contatto c’è e quindi anche il rigore che Immobile fallisce. Al 22’ Marchetti in uscita fuori dall’area cerca di controllare il pallone col petto anche se, secondo i granata, tocca con il braccio (nel caso sarebbe stata punizione ed ammonizione). Le immagini, tuttavia, sembrano dare ragione all’arbitro. Un minuto dopo è ammonito Vives autore di un fallo da dietro sulla trequarti avversaria. Al 43’ non accordato un calcio d’angolo alla Lazio: Milinkovic-Savic e Moretti saltano per colpire di testa ed è il granata a toccare per ultimo.

 

Al 48’ ammonito Bruno Peres, anche lui per un fallo da dietro per fermare una ripartenza avversaria a seguito di un errore di Acquah. Al 51’ cartellino giallo per Konko per un fallo su Belotti. Al 53’ anche Acquah finisce sul taccuino di Massa per un’entrata in ritardo su Parolo. Al 61’ giusta la segnalazione di offside a Belotti che comunque aveva vanificato con una conclusione fuori misura a due passi da Marchetti la buona azione personale di B. Peres. Al 65’ Massa è indulgente con Parolo che commette un fallo da ammonizione su Belotti; il provvedimento è però rimandato solo di 4’ poiché il centrocampista ex Parma viene ammonito per un fallo tattico su Immobile. Al 77’ il neo entrato Keita si inserisce in area tra Benassi e Molinaro e quest’ultimo, piuttosto ingenuamente, si aiuta cercando di ostacolare col braccio la progressione del senegalese il quale accentua la caduta ed induce Massa a decretare la massima punizione. Il penalty è meno netto di quello concesso ai granata nel primo tempo e probabilmente l’arbitro è apparso piuttosto “rigoroso” sul contatto ma il rigore può starci. Infine all’83’ Braafheid commette un fallo vistoso su Belotti ma viene graziato.

 

Partita amministrata in modo piuttosto fiscale ma tutto sommato equo seppur con qualche sbavatura da direttore di gara e dai suoi collaboratori. Per le statistiche si tratta della quattordicesima gara complessiva del Torino diretta da Massa ed un bilancio che si aggiorna a 8 vittorie, 4 pareggi e 2 sconfitte.

 

 


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