Un punto di partenza per ricostruire un centro funzionale che possa accogliere le squadre del Settore giovanile, dalla Berretti agli Esordienti (non la Primavera ma solo perché la sua casa sarà il Filadeflia): un passo importante per il vivaio del Toro quello dell’acquisizione dell’impianto Robaldo di Strada Castello di Mirafiori, il vecchio campo del Nizza che la Circoscrizione X ha assegnato (in concessione ventennale) alla società granata. 
Una superficie di 45.000 metri quadrati, un’area che comprende cinque campi (di cui uno in sintetico), area spogliatoi e un fabbricato con area bar e uffici. 

Settimane e settimane di lavoro per arrivare a formulare un’offerta completa: nelle idee di Massimo Bava, uno dei fautori del progetto, c’è quello di riunire finalmente le squadre giovanili che attualmente si dividono in quattro diversi punti della città. Dalla consegna ufficiale delle chiavi dell’impianto (senza altri intoppi burocratici e se non dovessero esserci ricorsi) che potrebbe avvenire alla fine del mese di aprile, il Torino comincerà a preparare la struttura per il suo vivaio. Almeno un anno di lavori, secondo le previsioni: in questo caso si dovrà aspettare la stagione 2017/2018 per utilizzare il vecchio Robaldo.

Fino ad allora si lavorerà per rendere l’impianto sportivo innanzitutto un luogo di aggregazione, un luogo in grado di dare una identità. 


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