Contro il Genoa il Torino ha subito l’ennesima sconfitta stagionale, questa volta facendosi addirittura rimontare due gol. Ecco quali sono stati gli aspetti top e quali quelli flop della partita.

 

TOP

I PRIMI VENTI MINUTI DEL TORO: era da diverso tempo che il Torino non iniziava una partita così bene come ieri. In vantaggio di due gol dopo appena quindici minuti, tra l’altro in trasferta, padrone del campo contro un avversario di fatto non pervenuto. Ci ha pensato poi lo stesso Torino a far tornare in partita il Genoa con la sciocchezza di Molinaro: da quel momento in poi in campo tutto si è ribaltato. Ma dal 20′ in poi è un’altra storia.

 

LA DOPPIETTA DI IMMOBILE: prima la perfetta combinazione con Belotti e quel destro piazzato sotto la traversa, poi un’altra conclusione di prima intenzione con la palla che ha scavalcato Perin e si è infilato sotto l’incrocio dei pali. Con questi due gol Ciro Immobile ha fatto sperare i tifosi di poter tornare a gioire per una vittoria. Purtroppo non sono bastati.

 

 

FLOP

 

I RESTANTI SETTANTA MINUTI DEL TORO: i primi venti minuti sembrano appartenere ad un’altra partita rispetto ai restanti settanti. Da dopo il gol dell’1-2 di Cerci il Torino ha ancora una volta mostrato tutti i suoi limiti caratteriali, sciogliendosi come neve al sole di fronte ad un Genoa che ha semplicemente mostrato coraggio e voglia di vincere (qualità che sembrano mancare nel DNA della squadra di Ventura). È così che prima dell’intervallo è arrivato il 2-2 e, nella ripresa, il 3-2.

 

LE INGENUITA’ SUI RIGORI: definire ingenui i falli di Molinaro a Acquah che hanno permesso a Cerci di presentarsi per due volte sul dischetto è riduttivo. Il Torino ha regalato due gol ad un Genoa che nei primi venti minuti in campo non lo si era mai visto: prima la sciagurata entrata in scivolata di Molinaro su Ansaldi che era defilato sulla destra, poi l’inutile trattenuta di Acquah su Izzo con la palla che stava arrivando tra le mani di Padelli.

 

VENTURA: “La sconfitta di oggi può essere una tappa importante nel nostro percorso di crescita” ha ripetuto ancora una volta Ventura, come spesso accade dopo un risultato negativo. Ma il suo Torino sembra non crescere mai, anzi, dopo ogni ko o pareggio striminzito (vedi quelli con Carpi e Verona) la squadra sembra regredire sempre più. Il Torino è una squadra spaventa, che dopo aver subito un gol non sa reagire ma crolla costantemente di fronte agli avversari. E Ventura con le sue scelte, riproponendo sempre in campo lo stesso modulo e gli stessi giocatori, di certo non la aiuta dall’uscire da questa situazione di difficoltà.

 


Cerci-Immobile: 2-2 tra gemelli diversi

Toro: con Cairo un inizio d’anno peggiore solo quando sei retrocesso