Nel 5-3-2 di Ventura a fare la differenza sono stati spesso gli esterni, chiamati ad un attento lavoro in fase difensiva e alla spinta in quella offensiva. La difesa è stata costruita a 3 proprio per permettere ai terzini di sganciarsi e portare a 5 il centrocampo, se non, addirittura, a 4 l’attacco. Un meccanismo tattico per aumentare le opzioni in fase di attacco, senza rinunciare a una buona fase difensiva.
In questa stagione, però, il contributo atteso dagli esterni non è arrivato. Bruno Peres si è confermato altalenante, Zappacosta non è riuscito a trovare lo spazio auspicato, Avelar, dopo un ottimo avvio, è stato costretto ai box praticamente per tutto il resto del campionato, e Molinaro non può più interpretare quel ruolo, che richiede grande tenuta atletica, per tante partite consecutive.
Il dato più significativo è quello legato ai gol: nella passata stagione, Darmian, Peres, Molinaro avevano segnato complessivamente 9 gol, di cui 5 in campionato. In quest’annata l’unico a segnare, in una sola occasione, è stato Zappacosta, alla decima giornata, contro il Genoa. Davvero troppo poco per ripetere i risultati passati, soprattutto se si considera anche un peggiore rendimento in fase difensiva. La mancanza di Darmian e l’infortunio di Avelar hanno sicuramente contribuito in maniera decisiva. Peres, infatti, ha confermato tutte le sue difficoltà in difesa e l’utilizzo in contemporanea del brasiliano e di Zappacosta non ha dato i segnali attesi dal tecnico granata. Il Toro si è trovato così costretto a puntare ancora su Molinaro e, in alternativa, su Gaston Silva.
Rimane quindi il problema di trovare un affidabile titolare sulla fascia sinistra. Problema risolto, parzialmente, solo nella passata stagione grazie allo spostamento di Darmian a sinistra, con Peres sulla destra. Anche il dualismo sulla fascia destra, tra Peres e Zappacosta, non ha dato i frutti sperati: il brasiliano non ha ripetuto l’annata scorsa, ma ha mantenuto quasi sempre la maglia da titolare; l’ex Atalanta ha trovato poco spazio e non sembra aver gradito (seppur silenziosamente) lo scarso utilizzo.
Le partite alla fine della stagione sono 8 e il Toro è chiamato a fare punti per non essere risucchiato nella lotta per non retrocedere. Una situazione davvero inimmaginabile a inizio campionato. Per fare il salto di qualità servirà anche un maggiore apporto degli esterni: nel 5-3-2 (o 3-5-2) il “compitino” non è sufficiente.