La parte finale della stagione avrebbe potuto essere utile per mettere in mostra i più giovani, chi, cio, ha avuto finora poco spazio per emergere. E se Gaston Silva qualche occasione in più l’ha avuta (l’ultima, nel derby, e per scelta tecnica, giocando comunque sempre da terzino), Pontus Jansson, invece, quest’anno il campo l’ha visto davvero poco. Solo tre presenze, anche a causa di un infortunio, di cui l’ultima addirittura due mesi fa: il 31 gennaio contro il Verona.

 

Allora, non disputò una brutta gara, al termine della quale comunque sottolineò che “non è semplice farsi trovare pronti giocando così poco“. Nessuna velata polemica, solo una constatazione, condivisibile, che però lascia pensare al difensore svedese che scalpita davvero per potersi fare notare. È dovuta capitare un’altra squalifica per somma di ammonizioni a Glik perché, domani, questo possa accadere. E l’ex Malmoe sa che l’occasione è d’oro: giocare bene a San Siro vorrebbe dire non solo farsi notare da diversi addetti ai lavori, ma anche avere un punto di forza nei confronti del Torino, a pochi mesi dall’inizio del calciomercato.

 

Il futuro del centrale, infatti, non è così scontato in granata, e Cairo potrebbe decidere di puntare nuovamente su di lui per la prossima stagione se, in questa parte finale di campionato, sarà stato capace di meritarsi la conferma. Il classe ’91 l’anno prossimo vuole giocare titolare, e se bene farà adesso potrà mettere più in difficoltà chi deciderà sul suo futuro: meglio puntare su di lui, o su capitan Glik, che sta vivendo una stagione di relativo appannamento e che potrebbe quindi salutare la piazza, nonostante il rinovo? Lo svedese, domani, verrà seriamente messo alla prova, ed è una prova che non si può sbagliare. Per meritarsi la conferma forse in Italia, forse al Toro.

 


Ventura: “Ho una grande rabbia in corpo. Futuro? Ho altri due anni”

La rassegna stampa del 2 aprile 2016