La vittoria contro l’Inter ha ridato serenità, dopo un periodo di grande difficoltà. Domenica, il Toro ha l’opportunità per tornare a far sorridere il pubblico dell’Olimpico con una vittoria casalinga che manca dal  4-2 contro il Frosinone del 16 gennaio. L’avversario sarà l’Atalanta di Reja, reduce dalla vittoria casalinga contro il Milan e a parimetro in classifica proprio con i granata.

 

I nerazzurri scendono spesso in campo con il 4-3-3 per sfruttare le qualità tecniche degli esterni, in particolare di A. Gomez, autentica spina nel fianco per le difese avversarie, grazie alla sua velocità e imprevedibilità. Il posto lasciato vacante dal partente Maxi Moralex è stato occupato da Alino Diamanti, giocatore molto tecnico e molto abile a calciare da fermo. I suoi calci piazzati sono un pericolo per qualsiasi difesa. Il centroavanti e Mauricio Pinilla, il re delle rovesciate. Un giocatore di carattere e di fisicità, molto abile nelle conclusioni acrobatiche. Può sbagliare gol molto semplici e segnarne altri da fuoriclasse.

 

Uno dei punti di forza dell’Atalanta è sicuramente il giovane portiere Marco Sportiello (classe 1992), alla sua seconda stagione da titolare in Serie A. Il numero uno ha dimostrato un’ottima affidabilità e ha confermato di avere doti davvero importanti, dopo un buon campionato nella passata stagione. Il suo destino sembra essere scritto per grandi palcoscenici.

A centrocampoo la sopresa è stato l’olandese De Roon, che al suo primo anno in Italia ha avuto un ottimo impatto e si sta mettendo in luce con grandi prestazioni. A lui è affidata la regia del centrocampo, in alternanza con Cigarini, spostato nel ruolo di interno. Entrambi possono servire assist ai compagni e fare male con le conclusioni dalla distanza.

 

Nel complesso l’Atalanta risulta essere una squadra molto solida, che fa moltissimo affidamento sui suoi attaccanti e sulla qualità dei centrocampisti. La difesa con Paletta, Stendardo e Toloi (in tre per due posti) ha mostrato qualche lacuna, ma può esaltarsi in condizioni favorevoli. I bergamaschi diventano una squadra temibilissima quando riescono a giocare sulle ali dell’entusiasmo, soprattutto nelle partite casalinghe. I granata dovranno essere bravi a imporre il proprio gioco e la propria voglia di rivalsa davanti ai propri tifosi.


Inter-Torino: Guida scontenta tutti

Glik e l’insidia Jansson: lo svedese gioca bene e convince ancora