Sabato il Torino affronterà il Bologna, dopo i successi contro Inter e Atalanta. I rossoblù sono reduci dal buon pareggio contro la Roma, ma non stanno vivendo un grande momento. I punti nelle ultime 7 partite sono stati solo 4, dopo una parte centrale di campionato eccellente. Quella contro il Torino sarà una partita speciale per Brighi e Acquafresca, ex giocatori granata.
Brighi ha militato nel Toro dall’agosto 2012 a gennaio 2014, collezionando 42 presenze totali e 4 reti. Il centrocampista non è mai stato titolare insostituibile dell’undici granata, ma il suo contributo in campo è stato fondamentale in molte partite. L’esperienza di Brighi è stata un valore aggiunto nelle stagioni vissute a Torino, nonostante la panchina e qualche infortunio. Dopo l’avventura in granata, il centrocampista è passato al Sassuolo, dove ha collezionato 31 presenze in due stagioni. All’inizio di questo campionato si è trasferito al Bologna per aiutare nella crescita professionale i tanti giovani centrocampisti rossoblù. Anche Donadoni ha spesso preferito lasciarlo spesso in panchina, ma quando chiamato in causa, Brighi ha dato il suo contributo. Le presenze sono state 17, di cui solo 9 per tutti i 90 minuti. Contro la Roma, ha giocato tutta la partita e si candida per una maglia da titolare anche contro il Torino.
Totalmente diverso il percorso di Robert Acquafresca, promessa cresciuta nelle giovanili granata. Nell’estate 2005, dopo un ottimo campionato Primavera, si svincola, in seguito al fallimento del Torino Calcio. L’Inter si fionda su di lui e lo acquista a parametro zero, vincendo la concorrenza di molti altri club. Le esperienze, in prestito e comproprietà dai nerazzurri, con Treviso e Cagliari ne confermano il talento. Promesse che non vengono rispettate nelle stagioni future: Acquafresca segna poco e calano anche le presenze da titolare. Dopo il girovagare tra Atalanta, Genoa, Cagliari, Bologna e Levante, il giocatore torna al Bologna come ultima delle alternative in attacco. Solo 5 presenze, di cui solo una da titolare, alla prima giornata di campionato. Nemmeno l’infortunio di Destro ha contribuito al rilancio dell’attaccante. Difficile, quindi, che trovi spazio contro la squadra in cui è cresciuto calcisticamente.