La sconfitta del Frosinone regala la salvezza matematica al Torino, salvezza che era già stata acquisita praticamente con il filotto di tre vittorie consecutive, comunque nel giorno dell’esordio allo Stadio Grande Torino (denominazione arrivata con 67 anni di ritardo) sapere che per la quinta stagione consecutiva il Toro giocherà in serie A riporta la mente al secolo scorso.

Partita classica di fine stagione dove nessuna delle due squadre deve chiedere più nulla al campionato, oddio il Sassuolo potrebbe ancora puntare al sesto posto nel caso il Milan perda la Coppa Italia e si faccia recuperare quattro punti in quattro partite, situazione difficile ma non impossibile.
I granata partono subito forte ma Belotti calcia senza convinzione e la palla esce di poco, subito dopo però gli ospiti passano in vantaggio grazie a Sansone che segna indisturbato di testa raccogliendo un bel cross di Duncan, il Toro comunque non ci sta ad inaugurare lo stadio con una sconfitta e pareggia quasi subito con Bruno Peres che raccoglie un assist perfetto e intelligente di Baselli che disorienta Peluso.
La partita continua con il Sassuolo che pressa alto cercando di bloccare il gioco al Torino che comunque si rende pericoloso in qualche ripartenza come quella che sul finire della prima frazione mette Martinez solo davanti a Consigli, il granata spiazza il portiere ma colpisce la traversa e il risultato non cambia.
La ripresa parte con un ritmo più basso che agevola il Torino che diventa padrone del campo anche se non riesce a rendersi particolarmente pericoloso, alla mezz’ora però i granata subiscono l’ennesimo gol della stagione su calcio piazzato, questa volta è Peluso (il peggiore del Sassuolo) a bucare l’incolpevole Padelli. Ventura schiera Maxi Lopez passando così a tre punte, ma i granata non riescono più ad impensierire Consigli e addirittura nel recupero subiscono la terza rete di Trotta felice per il suo primo gol in serie A, il famoso quarto d’ora del Grande Torino non è di competenza di questa squadra.
Sprecata quindi l’occasione di onorare gli Invincibli e di far felici i tanti tifosi accorsi allo stadio, l’unica consolazione rimane il fatto che mancano solo tre giornate alla fine di questa scellerata stagione che doveva portare il Toro a lottare stabilmente per l’Europa ma che alla fine si è salvato grazie a quattro squadre che non riusciranno nenache a fare la media di un punto a partita.
La convinzione sembra mancare a questo Torino che si specchia un pò troppo in se stesso e affronta le partite con la grinta che normalmente si mette in allenamento. Direttore sportivo e allenatore dicono di sapere cosa si è sbagliato…che ne facciano tesoro per la prossima stagione, però un pò di ardore in più in campo non guasterebbe.

 


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