Sarà una prima emozionante, quella di Don Riccardo Robella: il parroco di Nichelino, classe ’72, raccoglierà il testimone cercando di colmare il vuoto lasciato da Don Aldo. Toccherà al sacerdote celebrare la Santa Messa delle 17, quella in cui il mondo granata si stringerà attorno ai parenti delle vittime per ricordare il Grande Torino.
Negli ultimi due anni era al fianco di Don Aldo, a Superga: stavolta Don Rabino seguirà la commemorazione insieme agli Invincibili, mentre Don Riccard, suo successore, avrà l’onore di prenderne il posto dopo oltre quarant’anni.
Sarà un’omelia semplice ma ben ragionata: impossibile un paragone con Don Aldo, non sarebbe giusto nemmeno nei confronti del nuovo padre spirituale granata. Il quale, però, ha ben in chiaro qualcosa: salire al Colle il 4 maggio significa soprattutto commemorare gli Invincibili e non, per esempio, festeggiare con la squadra. Ed è a partire da questo concetto che si fonderà l’Omelia di oggi.