Domenica, allo Stadio Olimpico Grande Torino, si affronteranno il Torino di Giampiero Ventura e il Napoli di Maurizio Sarri. Sarà il quarto incrocio tra i due allenatori e il bilancio è tutto dalla parte del napoletano che non ha mai perso contro il ligure: Empoli-Torino 0-0, Torino-Empoli 0-1 e Napoli-Torino 2-1. Due vittorie e un pareggio.
 
I due allenatori hanno percorso un cammino molto simile, prima di affermarsi nella massima serie. Entrambi hanno svolto una lunga “gavetta“, partendo dai dilettanti. Da una parte, Albenga, Rapallo Ruentes, Entella Bacezza, Centese e Giarre; dall’altra, Stia, Faellese, Cavriglia, Tegoleto e Sansovino. Questi i club di provincia in cui gli allenatori hanno avuto l’opportunità di formarsi, lontani dai riflettori e lontani dal rischio di “bruciare” la loro carriera, come, invece, sta accadendo a tanti giovani tecnici in questi ultimi anni.
 
Un passo alla volta, un successo dopo l’altro, Ventura e Sarri sono riusciti a entrare nel calcio professionistico e ad affermarsi come allenatori di grande spessore. Due storie molto simili, le loro, anche e soprattutto per i momenti in cui sono arrivati gli esordi in serie A: il ligure ci è arrivato nel 1998, alla guida del Cagliari, all’età di 50 anni; Sarri, invece, addirittura più tardi, esattamente nel 2014, a cinquantacinque anni, con l’Empoli. E’ proprio con il club toscano, che il tecnico napoletano ha potuto misurarsi con la Serie B e poi, dopo la promozione, con la Serie A. Una stagione, quella nella massima serie, ricca di soddisfazione e riconoscimenti: l’Empoli ha raggiunto una salvezza tranquilla contro tutti i pronostici e il tecnico ha ricevuto parole di elogio da parte di tutti gli addetti ai lavori.
 
L’impresa toscana ha spalancato a Sarri l’opportunità della vita: il passaggio al Napoli di De Laurentis. Con gli azzurri il tecnico ha vissuto un inizio di stagione complicato e si parlava insistentemente già di esonero. Poi, passo dopo passo, con duro lavoro, è riuscito a costruire un Napoli che ha potuto lottare con la Juventus per lo Scudetto, fino alla sciagurata trasverta di Udine. Il tecnico ha saputo esaltare le caratteristiche di Higuain, valorizzare il talento di Insigne e dare la giusta continuità a Koulibaly e Jorginho. Sarri è stato ripagato con una stagione eccellente, eccezion fatta per l’eliminazione dall’Europa League. In Italia, la Juventus è ancora un gradino sopra, ma con lavoro e programmazione i napoletani puntano a colmare questo divario.
 
Domenica sera, Ventura e Sarri scriveranno un’altra pagine della loro lunghissima carriera. Sarà un interessante faccia a faccia: i granata vogliono regalare il primo successo al Grande Torino, dopo la nuova intitolazione dello stadio Olimpico, gli azzurri devono difendersi dall’assalto al secondo posto della Roma. Ventura e Sarri preparano la prossima gara, ma pensano già al futuro.

 

 


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